Inagibilità e tanti danni nel rogo a Cesena in galleria Oir

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Sei appartamenti temporaneamente inagibili per l’eccesso di monossido di carbonio nell’aria. Una cantina completamente a fuoco. Il solaio intaccato in maniera tale da dover dichiarare l’inagibilità di due negozi, impianto elettrico parzialmente da rifare e condutture, tra acqua e scarichi, intaccati dalle fiamme e da risistemare.

Un globale conteggio dei danni ancora non c’è ma si tratterà alla fine di una cifra a 5 zeri. È l’esito dell’incendio divampato due sere fa in Galleria Oir, negli scantinati che servono negozi ed appartamenti della palazzina a due piani lato via Martiri d’Ungheria.

I vigili del fuoco hanno terminato spegnimento e rimessa in sicurezza poco dopo mezzanotte. In un contesto apparso poi ancor più desolante al mattino.

Le fiamme sono accidentalmente partite da una cantina in particolare: piena di vecchi giochi e qualche mobilio.

Due le ipotesi al vaglio sulla dinamica. Un corto circuito, dettato da un mix tra impianto elettrico datato e sovraccarichi di linea (in estate spesso dovuto ai climatizzatori accesi) o una cicca di sigaretta. Questa seconda ipotesi è la meno battuta. Ma all’altezza della cantina bruciata c’è una bocca di lupo che era parzialmente scoperta dalla quale potrebbe anche cadere un mozzicone accesso. Una tesi ritenuta meno probabile dagli investigatori dei vigili del fuoco e della polizia locale. Ma che potrebbe essere facilmente verificabile visto che la galleria è piena di telecamere funzionanti.

Il fumo che ha invaso la palazzina ha costretto ad uscire di casa tutti i residenti. Sono però state solo 6 le residenze che hanno scelto prudenzialmente di lasciare casa per la notte. Le verifiche del 115 post spegnimento indicavano una concentrazione di monossido di carbonio eccessiva. Unita alla puzza di fumo i residenti hanno preso atto della inagibilità ed hanno ripiegato da amici e parenti per poter arieggiare per tutta la notte casa propria.

L’impianto elettrico delle parti comuni (collegato alle cantine) è andato perduto e due negozi (tra cui uno di ortopedia) con il solaio intaccato dalle fiamme sono stati dichiarati inagibili. Da computare anche i danni causati dal fumo a tutto il materiale in vendita.

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