In viaggio per Santiago, quarta tappa: Merida - Caceres

Archivio

4 settembre quarta tappa Merida- Caceres di circa 75 km attraverso l’Estremadura.

Il sole ha dardeggiato tutto il giorno; un caldo terribile con un forte vento, anche con mulinelli, contrario al nostro senso di marcia che ci ha accompagnato per gli ultimi 30 km.

[meta_gallery_slider id="99292"]

Altissimo il consumo di liquidi e la necessità di frequenti fermate nei pochi posti ombreggiati per poter abbassare la temperatura corporea. Dalle 13 alle 16 non si è pedalato per gli elevati valori termici che sfioravano i 40 gradi. Negli ultimi 10 km si è rinunciato all’uso dei caschetti protettivi per l’eccesso di calore. Quando siamo giunti a Caceres verso le 19 la temperatura era di 36 gradi. E’un vero e proprio inferno di caldo che va al di là di ogni aspettativa. E’inutile dire che anche oggi non abbiamo incontrato nessun pellegrino sia a piedi che in bici e questo testimonia la durezza di questo Camino veramente aspro, solitario, meditativo e che tutti i giorni ti mette a durissima prova. Gli unici essere viventi incontrati sono stati pecore, bovini, asini e cavalli e alcuni sparuti leprotti. L’acqua è un bene preziosissimo; qui tutti gli invasi, anche i più grandi (embalse) sono a livelli estremamente critici, quasi vuoti a testimonianza di un problema idrico non solo spagnolo ma anche mondiale. In queste giornate ci siamo resi conto di quanto l’acqua che in genere si dà di uso scontato e corrente sia un bene primario per l’uomo; il nostro consumo non è quantificabile, ma resta comunque altissimo, perché qui la sete non ti abbandona mai e hai la continua necessità di introdurre liquidi. Una altra cosa che mi ha fatto riflettere è la scarsezza dei nidi di cicogna, purtroppo vuoti (oggi abbiamo visto il secondo) e questo potrebbe essere connesso con le veloci variazioni climatiche degli ultimi anni.  Oggi sfortunatamente Barbara ha forato per la seconda volta e nonostante l’impegno di Aldo siamo dovuti ricorrere ad un celere meccanico per sostituire la camera d’aria posteriore. Per di più una puntigliosa e rigida pattuglia della Guardia Civil Sezione traffico ha sanzionato ad Aldo una infrazione stradale severamente applicata nonostante le nostre tiepide rimostranze. I gendarmi sono stati gli unici Spagnoli scortesi incontrati fino ad oggi, perché qui tutti si prodigano con noi ogniqualvolta abbiamo il minimo problema. Si può veramente dire Spagnoli brava gente! Abbiamo visto prima di Caceres o più precisamente nella zona di Aldea di Cano alcuni castelli di cui qualcuno allo stato di rudere e altri meglio conservati. Infine abbiamo raggiunto Caceres attraverso uno strappo finale con modica pendenza; la città di circa 90000 abitanti è patrimonio dell’umanità. Il centro storico è veramente molto bello e ben conservato con innumerevoli chiese e palazzi che richiamano il Medio Evo. Sembra di essere fuori dal tempo, di vivere in un’altra epoca con ritmi di vita totalmente diversi da quelli a cui noi siamo abituati. Caceres meriterebbe un soggiorno più lungo per visitare al meglio il monumentale centro storico; noi purtroppo domani dobbiamo ripartire per la quinta tappa che ci porterà a Plasencia percorrendo circa 70 km. Speriamo in un abbassamento della temperatura! Buen Camino!

#getAltImage_v1($tempImage)

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui