In viaggio per Santiago, la terza tappa da Zafra a Merida

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Il 3 settembre terza tappa da Zafra a Merida nella regione dell’Estremadura.

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Tappa relativamente breve di circa 60 Km con percorso praticamente pianeggiante. L’elemento che ha caratterizzato la giornata sono state le elevatissime temperature con punte fino a 37-38 gradi (alle 20 la temperatura era ancora di 35 gradi).

Questo ci ha causato non pochi problemi perché le temperature su strada sono ancora più elevate e la richiesta di liquidi da parte del nostro corpo è stata elevatissima. La giornata è stata veramente canalicolare e la testimonianza palese è che non abbiamo incontrato nessun pellegrino sia a piedi che in bicicletta. Soprattutto  per chi percorre il Camino a piedi le difficoltà sono enormi vista la scarsissima possibilità di potersi rifornire adeguatamente di acqua. Nel nostro percorso odierno ci hanno accompagnato estesissime distese di ulivi molto curati e di viti basse ricchissime di acini di uva che abbiamo assaggiato per nutrirci e dissetarci e che sono risultati molto piacevoli al palato. Da Zafra a Merida abbiamo attraversato due piccoli paesi Villafranca de los Barrios e Torremejia; il primo caratterizzato da un lungo viale di palme; in questa città l’Ordine Militare di Santiago aveva una sede importante per il controllo e il mantenimento della via di pellegrinaggio. Torremejia deriva il suo nome dalla torre del Palacio de los Mexia del XVII secolo, oggi sede dell’albergo turistico Via de la Plata. In Merida si entra superando il fiume Guadiana ammirando il lungo ponte romano di oltre 800 metri con 60 archi, chiuso al traffico. Le splendide mura , l’arco di Traiano, in realtà costruito sotto l’imperatore Tiberio, il tempio di Diana, l’anfiteatro romano sono la testimonianza di un passato denso di storia per questa città. L’Emerita Augusta sorta nel II secolo a.C, nel corso delle guerre iberiche, come accampamento dei soldati Romani, é divenuta poi una delle più importanti città della Spagna romana.  La vista di quelle vestigia, testimonianza della nostra storia, mi ha veramente commosso e mi ha fatto inevitabilmente riflettere sulla grandezza della civiltà romana e su come questa civiltà abbia in realtà lasciato un segno indelebile nella storia di gran parte delle popolazioni europee. Domani tappa leggermente più lunga; si parte da Merida per arrivare a Caceres, patrimonio dell’Umanità su un percorso che dovrebbe essere ondulato-pianeggiante. Speriamo in un abbassamento anche lieve delle temperature. Buen Camino

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