In aumento a Cesena i casi di autolesionismo tra i giovani

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Aumentati i casi di tentato suicidio e di autolesionismo o lesioni ai familiari fra i giovani dai 14 ai 18 anni: un’emergenza dentro l’emergenza. Un fenomeno in crescita anche nel nostro territorio, da come dimostrano i dati dei ricoveri in pediatria per queste patologie neuropsichiatriche legate alla pandemia Covid.

Emergenza nella pandemia

Lo ha detto il direttore del reparto di pediatria e terapia intensiva neonatale Marcello Stella, che ha confermato come anche nel reparto di Cesena sono aumentati «...Sensibilmente i pazienti con patologie legate al forte disagio provato dai giovani dovute all’isolamento ed alle restrizioni causate dal Covid 19». Scuole chiuse, vita sociale praticamente azzerata, senza sport hanno un effetto devastante su un giovane su cinque nel nostro Paese.

Isolati in casa

L’isolamento a casa è alla base di questi gravi disagi, per far fronte i quali il reparto di pediatria del Bufalini ha riservato posti, sui circa 30 dell’intero reparto, di cui 10 di terapia intensiva pediatrica e neonatale, dedicati specificatamente per la psichiatria. «Ad oggi in reparto abbiamo sette posti per pazienti in isolamento, che avevamo per i casi di fibrosi cistica essendo il nostro reparto un centro per tale patologia, oggi messi a disposizione per i casi di bambini con Covid, che non abbiamo in questo momento. Ma oggi questi posti servono per ospitare pazienti con patologie neuropsichiatriche di cui registriamo in aumento di casi. Sono infatti aumentati i casi di tentato suicidio, autolesionismo e lesioni ad altri non solo in seguito al secondo lockdown, ma ne avevamo registrati anche nel primo lockdown lo scorso anno».

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