In arrivo un film sul Sic e uno su Riccardo Muti

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Mentre tutto sembra crollare, il cinema emiliano-romagnolo cerca di andare avanti. Altri 28 progetti cinematografici sono stati approvati dalla Giunta regionale e finanziati con oltre 1,6 milioni di euro. «Una buona notizia per un settore fortemente provato dall’emergenza covid» ha detto l’assessore Mauro Felicori. I progetti sono finanziati con il Fondo per l’Audiovisivo: si tratta di produzioni di qualità, realizzate almeno in parte sul territorio regionale, promuovendo le maestranze e offrendo visibilità alle location emiliano-romagnole. Tra i documentari Cinquantotto, diretto da Alice Filippi, traccia un ricordo e un ritratto di Marco Simoncelli, l’indimenticato pilota motociclistico scomparso nel 2011. In Prove d’orchestra, invece, firmato da Giampaolo Marconato, il maestro Riccardo Muti dovrà selezionare quattro direttori dai venti allievi da lui seguiti. Tra i lungometraggi c’è grande attesa per il Dante di Pupi Avati (con Sergio Castellitto nei panni di Boccaccio), i set coinvolgeranno anche il riminese, Riccione, Ravenna e provincia, e il Parco delle Foreste Casentinesi. Carlo Lucarelli mostra invece gli aspetti più inquietanti delle storie per l’infanzia più celebri in Fiabe oscure, progetto a puntate diretto da Antonio Monti. I cortometraggi vedono in Caramelle un ambizioso progetto di animazione in 3D firmato da Mattia Panebarco, membro dell’omonima eccellente famiglia ravennate di animatori. Panico di Simone Scafidi, produzione della riminese Meclimone, è incentrato sulla vita e il cinema di Dario Argento, in un inedito ritratto tra pubblico e privato, in coproduzione con l'inglese Paguro Film. Di che colonia sei? di Riccardo Marchesini, produzione Giostra Film, racconta il passato e il presente delle colonie estive della riviera romagnola. Teresa, Luisa e la #NotteRosa di Gianluca Zonta, produzione Combo, è una commedia drammatica che tratta la storia di un’amicizia tra due anziane che cercano un riscatto dalla loro situazione di emarginazione. La cava di Gian Marco Pezzoli, produzione della ravennate Kamera Film, è incentrato su una coppia di giovani coreani arrivata in Italia per lavoro. La loro tranquillità e il loro equilibrio sono messi a dura prova quando, attraverso la parete della camera da letto, iniziano a sentire versi e urla esasperanti.

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