In 300 a ballare e barman “no-mask”. Chiusi due locali a Marina di Ravenna

Ravenna

RAVENNA - In un locale si ballava, nell’altro due dipendenti non indossavano la mascherina. In una fase storica in cui la pandemia torna a preoccupare per la ripresa dei contagi legati in parte alla recrudescenza della variante Delta in parte per l’euforia concessa con la revoca delle restrizioni più afflittive dei mesi scorsi, i controlli nei luoghi del divertimento rivierasco non potevano che essere rigorosi. Così è stato la scorsa notte lungo i lidi ravennati, dove due attività sono state chiuse per cinque giorni. Si tratta del Localito Clandestino e della Taverna Bukowski, a Marina di Ravenna

Quando gli agenti della polizia locale e i carabinieri della locale stazione sono entrati nel cortile del Localito Clandestino, lungo viale delle Nazioni, l’attenzione si è subito orientata verso il gazebo. Sotto la tettoia c’erano circa 300 persone e molte di queste stavano ballando. L’intervento è costato al titolare dell’attività una sanzione amministrativa di 400 euro, che se pagata subito gli consentirà la riduzione del 30 per cento, a 280 euro. In seguito all’accertamento sono tuttavia scattati gli ulteriori provvedimenti in materia “covid”, portando alla chiusura obbligatoria del locale per cinque giorni.

Diversa la ragione per la quale il Bukowski da oggi non potrà aprire per cinque giorni. Due dipendenti sono stati sorpresi al lavoro senza mascherina. Si tratta di due barman, che stavano preparando cocktail per i clienti. Uno si era abbassato la protezione obbligatoria sotto il mento, l’altro l’aveva tolta completamente, e di fronte agli agenti si sarebbe giustificato dicendo che in quel momento era solo. Per entrambi è scattata la sanzione amministrativa da 400 euro, mentre per il pub è stata disposta la chiusura per cinque giorni. Non solo. Durante l’accertamento sono emerse altre irregolarità che hanno comportato ulteriori conseguenze pecuniarie per la proprietà: una multa da 172 euro legata a violazione di norme igieniche relative la gestione dei rifiuti e un’analoga sanzione dovuta alla gestione dei servizi igienici.

Sono invece sei le persone che a Lido di Savio sono state sorprese di notte in spiaggia, nella fascia oraria compresa tra l’1 e le 5 in cui è proibito trattenersi sull’arenile, così come disposto dall’ordinanza comunale secondo l’orientamento del codice della navigazione. Si tratta di un gruppo di quattro turisti modenesi e di due romagnoli, residenti a Lugo e a Forlì. Per tutti la sanzione è stata di 200 euro.

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