In 18mila per "Essere umane" a Forlì

Cultura

Forlì. Con 18mila biglietti staccati chiude la mostra fotografica “Essere umane. Le grandi fotografe raccontano il mondo” . Un risultato molto positivo nonostante le difficoltà legate alla pandemia, grazie anche all’incremento registrato nelle ultime settimane.

Aperta dal 18 settembre 2021, la mostra fotografica curata da Walter Guadagnini insieme a Monica Fantini e Fabio Lazzari, promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì con il Comune di Forlì e realizzata dalla società strumentale della Fondazione ‘Civitas srl’, ha riscosso l’apprezzamento unanime non solo dei numerosi visitatori, ma anche dei media nazionali che le hanno riservato grande attenzione: magazine (come Marie Claire, Elle, Io Donna, Focus), stampa specializzata e i canali Rai hanno infatti dedicato all’evento approfondimenti specifici (tra cui l’intervista su “Geo”, il programma Rai condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi), così come le maggiori testate quotidiane nazionali – a partire da Repubblica e Corriere della Sera – se ne sono occupate pubblicando dossier dedicati e ampi spazi di commento.

“Il successo di Essere Umane – dichiarano Monica Fantini e Fabio Lazzari – è frutto di un impegno nato in realtà sette anni fa grazie alla fiducia che la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha rivolto al progetto Buon Vivere e al suo ulteriore sviluppo attraverso il linguaggio fotografico. Gli straordinari risultati raggiunti nel corso di questi anni, a cui si aggiungono quelli della appena conclusa mostra “Essere Umane”, in termini di affluenza di pubblico e di positiva critica internazionale fanno di Forlì - già meta accreditata per la cultura - un polo riconosciuto anche per la fotografia e un laboratorio di produzione di idee innovative a carattere sociale nell’ambito dell’arte”.

“La mostra Essere Umane – dichiara Maurizio Gardini, presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di forlì – è stata un esempio straordinario di resilienza e la testimonianza più immediata della volontà della Fondazione e della città tutta di non essere disposte a rinunciare all’approfondimento dei temi sociali e civili, attraverso lo strumento dell’arte e della cultura, anche nei momenti di maggior complessità”.

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