Imu piattaforme, a Cesenatico l'Eni fa ricorso in Cassazione

Eni ha presentato ricorso in Cassazione contro le sentenze emesse dalla Commissione Tributaria Regionale dell’Emilia-Romagna pronunciate il 16 aprile 2021 che riguardano l’Imu sulle piattaforme relativa all’anno 2014 e all’anno 2015. Ora il Comune di Cesenatico, che ha tempo fino al 1° settembre 2021, dovrà costituirsi in giudizio.

La Commissione Tributaria Regionale aveva emesso le sentenze nello scorso aprile dando ragione al Comune di Cesenatico relativamente a 3.800.373 euro in merito all’Imu sulle piattaforme di estrazione marittima in relazione alle annualità 2014 e 2015. La sentenza ribaltava il giudizio della Commissione Tributaria Provinciale che aveva dato ragione a Eni.

Il Comune di Cesenatico aveva accertato questa somma nel 2017 con Eni che aveva versato l’intera cifra nelle casse comunali, presentando però immediatamente ricorso. La somma era stata dunque accantonata in attesa del pronunciamento delle Commissioni Tributarie. Nel 2018 quella Provinciale aveva dato ragione a Eni, poi quella Regionale invece aveva ribaltato tutto.

Il Comune di Cesenatico, rappresentato dall’avvocato Marco Zanasi del foro di Modena, si costituirà quindi in giudizio, in attesa della partita analoga che si giocherà dopo l’estate con 3.280.555 euro accertati dal comune di Cesenatico in relazione a ulteriori impianti di estrazione al largo di Cesenatico. La Commissione Tributaria Provinciale ha dato ragione ad Eni e ora l’Amministrazione è in attesa dell’udienza presso la Commissione Tributaria Regionale.

«Quella dell’Imu sulle piattaforme è una partita complessa che avrà ancora bisogno di tempo per potersi risolvere. Prendiamo atto del ricorso presentato da Eni e ora ci siamo già attivati con il nostro avvocato per presentare il controricorso in tempi utili. Mi preme comunque sottolineare che questo ricorso non andrà a incidere in nessun modo sul bilancio dell’Amministrazione visto che la cifra del contendere è stata accantonata al cento per cento. Credo che la prudenza che stiamo mettendo in campo in questa vicenda così intricata sia doverosa e utile per riuscire a venirne a capo: nei mesi scorsi, in occasione della sentenza della Commissione Tributaria Regionale che ci dava ragione, ho letto e ascoltato da parte dell’opposizione conclusioni affrettare e inviti a investire queste risorse in opere o nella riduzione delle imposte. Colgo questa occasione per sottolineare e ribadire quanto sia urgente e importante che venga approvato il decreto attuativo interministeriale legato all’Impi: è arrivato il momento di definire quali sono nello specifico le piattaforme oggetto del tributo e quali Comune usufruiranno dell’imposta. La vicenda ci sta portando via tempo, energia e risorse preziose e attendiamo il decreto da un anno», le parole del sindaco Matteo Gozzoli.

«Nei mesi scorsi si è svolto un incontro richiesto da Eni per valutare come poter risolvere anche gli accertamenti relativi agli anni seguenti. Dunque, a differenza di quanto prospettato e della loro disponibilità, abbiamo appreso con stupore di questo ricorso. Quella sulle piattaforme è una partita che va avanti da tempo e insieme al ragioniere capo Riccardo Spadarelli e a tutti i tecnici comunali continuiamo a impegnarci per riuscire a risolverla nel migliore dei modi. Proseguiamo dunque nell’attenta analisi dell’evolversi della questione, fiduciosi di un esito positivo e in attesa dell’emissione degli opportuni atti finali da parte del Ministero per l’Impi», il commento dell’assessore Jacopo Agostini

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