Il San Domenico di Imola compie 50 anni

Imola

IMOLA. Domani il ristorante San Domenico di Imola compie 50 anni. Un traguardo importante per il ristorante imolese insignito delle due stelle Michelin che ha fatto la storia del mondo della ristorazione italiana ed internazionale. L’anno di festeggiamenti sarà segnato da una serie di cene a quattro mani nelle
cucine del San Domenico insieme ad alcuni dei più grandi chef italiani ed internazionali. E anche da altri eventi fra cui la mostra di foto già allestita all'adiacente Museo comunale San Domenico che a causa delle restrizioni legate ai decreti sul coronavirus, vedrà rinviata l'inaugurazione.
Le cene
In occasione del cinquantesimo anniversario del Ristorante San Domenica di Imola vi saranno numerosi
appuntamenti, dove ai fornelli al fianco di Massimiliano Mascia si alterneranno Chef di fama nazionale e
internazionale. Il primo appuntamento sarà con Michael White, che effettuerà un vero e proprio ritorno alle sue origini, quando col desiderio di imparare i segreti della cucina italiana ha lavorato nelle cucine del San Domenico per sette anni al fianco di Valentino Marcattilii. Anche lo Chef Giancarlo Perbellini tornerà al San Domenico dove ha esordito. A luglio direttamente dal Geranium di Copenaghen ritorna il Sous Chef Arthur Kazaritski mentre in autunno in occasione della quarta serata dedicata ai 50 anni del San Domenico, a lavorare accanto a Massimiliano Mascia tornerà uno Chef ormai di casa, Massimo Bottura, che con lo storico ristorante di Imola ha un lungo rapporto di amicizia e di collaborazione.Nel corso della quinta e ultima serata sarà protagonista, accanto agli chef Valentino e Massimiliano, Carlo Cracco, volto noto nella cucina nazionale ed internazionale, che per questi 50 anni di San Domenico metterà in gioco le sue conoscenze e abilità.

La storia
Il ristorante aprì il 7 marzo 1970. Nel 1973 la prima segnalazione sulla Rossa, nel 1975 la Stella Michelin e nel 1977, 40 anni fa, la seconda. Il San Domenico, dagli anni ’70, avviò un nuovo modo di pensare l’attività della ristorazione pubblica che, fino a quel momento, era vissuta in alternativa al modello domestico. L’idea di Gianluigi Morini, fondatore del ristorante fu quella di dare a tutti la possibilità di conoscere e apprezzare la
grande cucina delle case nobiliari italiane. Un’idea nuova, soprattutto in quel periodo. Uno spazio per la
felicità proposta con eleganza riservata, in ambienti raffinati, dove i clienti diventano ospiti. L’intuizione, avuta quasi 50 anni fa, risulta essere assolutamente moderna considerando che oggi tutta la ristorazione si sta facendo carico di salvare la cucina "di casa", intendendo dei casati nobili. La presenza in cucina di Nino Bergese, “il cuoco dei Re, il Re dei cuochi” com’era definito, aumentò il prestigio del ristorante e passò poco tempo dalla piena affermazione. Bergese ha trasmesso il suo sapere a Valentino Marcattilii che, in particolare negli anni ’80, ha avuto la possibilità di confrontarsi con altre culture gastronomiche. Nella seconda metà degli anni ‘80, il San Domenico aprì anche a New York e fu il primo ristorante italiano a
ricevere tre stelle del New York Times nel 1988. Senza dubbio la scuola francese, dai fratelli Troigros a Vergé, passando per Haeberlin e Point, ha definito, unita alla tradizione italiana, la precisa identità, sia in cucina che nel servizio. Un servizio impeccabile, nella sua discrezione, diretto da  Natale Marcattilii , entrato dal primo giorno a far parte del ristorante. Oggi, per garantire il futuro della “casa”, in cucina lo Chef  Massimiliano Mascia , nipote di Natale e Valentino. Un segno di continuità nell’innovarsi e nel rinnovarsi, conservando allo stesso tempo solide radici nella tradizione gastronomica italiana. Una cucina del territorio in continua evoluzione, con nuove tecniche al servizio della tradizione. Un’arte che
nella fantasia e nella passione di chi la interpreta trova le basi per continuare ad occuparsi della felicità dei
suoi ospiti.

La mostra
Inaugurerà in data da definire la mostra dedicata ai primi 50 anni del San Domenico di Imola. Saranno
esposte nel Museo Civico di San Domenico, proprio di fronte al ristorante, le immagini fotografiche che
ripercorrono le tappe fondamentali di questi 50 anni, i personaggi famosi tra attori, politici, amici che si
sono susseguiti nelle sale del San Domenico. Le foto ricordo raccontano una lunga storia, fatta di successi e riconoscimenti, ritraendo gli chef Valentino Marcattilii e il nipote Massimiliano Mascia insieme ai più grandi
personaggi degli ultimi tempi.

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