Ravenna, ordine pubblico sui lidi. La Lega rispolvera il “modello Matteucci”

Imola
  • 27 giugno 2025

RAVENNA - L’occasione era la presentazione dei contenuti del decreto sicurezza ma il senso dell’incontro di ieri con la stampa del segretario della Lega Romagna e parlamentare Jacopo Morrone, affiancato dal consigliere comunale Gianfranco Spadoni e da Mirko De Carli de Il Popolo della famiglia, è un attacco a tutto campo contro la gestione del fenomeno malamovida da parte degli amministratori di Cervia - Milano Marittima e Ravenna. Per Morrone è giunto il tempo delle scelte radicali e il pensiero corre al sindaco Matteucci che si fece immortalare in una foto a Marina di Ravenna mentre versava in un tombino un secchiello colmo di superalcolici, aprendo la stagione dello scontro con gli operatori balneari. Morrone e De Carli ricordano così l’ex sindaco come un avversario politico che seppe fare delle scelte e andare contro un modello di intrattenimento. Un passo da fare anche oggi e che implica la necessità di un confronto diretto con gli imprenditori dei locali della riviera che fanno business, per mettere nuove regole per la prossima stagione. «La sinistra si appella al governo per avere più forze dell’ordine, ma il tema è che alcuni locali attirano migliaia di ragazzini e gli amministratori comunali, i sindaci Alessandro Barattoni e Mattia Missiroli e gli assessori alla sicurezza Eugenio Fusignani e Giovanni Grandu non si prendono la responsabilità, prima che accada di peggio: vogliono la Riviera come una grande disco a cielo aperto dove governa l’anarchia oppure vogliono cambiare strategia?».

Il parlamentare non attacca gli imprenditori direttamente ma chiede nuove regole. «Se attiri migliaia di persone non puoi avere un bagno solo nel tuo locale e ti devi dotare di sicurezza privata. Non è pensabile che le forze dell’ordine si occupino di gente che urina ovunque e che crea caos». Una situazione in essere da tempo di cui ieri Morrone ha parlato anche in un incontro con il Prefetto, chiedendo la convocazione di un tavolo per l’ordine pubblico e la sicurezza. «Fusignani ha la delega alla sicurezza dal 2016 e non ha svolto nel modo migliore il suo ruolo e così Grandu. Ravenna è al limite e come per Cervia vanno ritirare le deleghe agli attuali assessori. Per Ravenna abbiamo chiesto la Zona Rossa per la stazione e gli Speyer e l’amministrazione ha risposto di no, poi però vuole più forze dell’ordine». Spadoni e De Carli condividono i timori dei riflessi negativi sul turismo, sulla fuga delle famiglie dalla Riviera. «Ci sono maranza, seconde generazioni – spiega Morrone – ed extracomunitari che vogliono solo portare degrado». Sul tema sicurezza urbana Spadoni consigliere di LpRa, Lega e Pdf afferma: «Ravenna non è più un’isola felice. Il Comune deve intervenire sui luoghi abbandonati e fatiscenti, recuperare spazi degradati migliorando la vivibilità, l’illuminazione e introducendo il vigile di quartiere».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui