Parto di un vitello alla Fiera del Santerno, la Lav: «Atto gravissimo e irresponsabile». Esposto in Procura

IMOLA. Fiera del Santerno sotto accusa per la nascita di un vitello. «Durante lo scorso fine settimana alla Fiera Agricola del Santerno, che si è svolta dal 20 al 22 giugno a Imola», scrive la Lav di Bologna, un’azienda agricola «ha esposto nel proprio stand una mucca in uno stato avanzato di gestazione, tanto che l’animale ha finito per partorire nei locali stessi della fiera, tra urla, confusione della folla e temperature elevate all’interno del recinto allestito. La segnalazione di questo grave episodio è giunta allo Sportello LAV contro i maltrattamenti di Bologna, che l’ha subito presa in carico»..
Per la Lega anti vivisezione si tratta di «un atto gravissimo e irresponsabile, che non solo dimostra una totale incuria verso la tutela degli animali, ma configura anche una palese violazione della normativa europea sul trasporto degli animali (Regolamento CE n. 1/2005). La legge è molto chiara al riguardo affermando che “gli animali non vanno, inoltre, considerati idonei al trasporto se sono femmine gravide che hanno superato il 90% del periodo di gestazione previsto ovvero femmine che hanno partorito durante la settimana precedente e se sono mammiferi neonati il cui ombelico non è ancora completamente cicatrizzato”.»
L’azienda, per la Lav, «che dista oltre 50 km da Imola, ha sottoposto la mucca gravida - e al ritorno anche il vitellino appena nato — ad almeno un’ora di viaggio, in violazione evidente delle norme. Ancora più inaccettabile è il fatto che tutto ciò è avvenuto senza alcuna condanna da parte degli organizzatori della fiera e del Comune di Imola, che anzi hanno celebrato la nascita dell’animale sui loro canali social, con post e fotografie».
«Non smetteremo mai di denunciare il trattamento indegno riservato agli animali e grazie al nostro Sportello LAV contro i maltrattamenti siamo già al lavoro per depositare tutto in Procura – dichiara Annalisa Amadori, responsabile della sede LAV di Bologna – Episodi come questo mostrano quanto sia urgente scegliere un’alimentazione vegetale ed evitare di essere complici di spettacolarizzazioni e sfruttamenti crudeli. Due esseri senzienti sono stati esposti in un momento estremamente delicato delle loro vite: il parto e la nascita».
«Le fiere agricole», continua la Lav, «rappresentano purtroppo luoghi dove a prevalere è l’aspetto utilitaristico e lo sfruttamento economico degli animali da parte dell’essere umano. Gli animali sono esposti come oggetti, non hanno la possibilità di sottrarsi alla vista del pubblico, alla confusione e al caldo. La loro dignità di esseri viventi e senzienti è totalmente ignorata in nome di un’esaltazione della filiera che raggiunge il massimo orrore negli allevamenti intensivi».