Omicidio di Castel del Rio, pene ridotte in appello per la morte di Fabio Cappai

Novità importanti nel processo per la morte di Fabio Cappai, il 23enne ucciso a coltellate vicino al campo sportivo di Castel del Rio nella notte tra il 15 e il 16 luglio 2022. Durante l’udienza avvenuta giovedì 9 maggio 2024 davanti alla Corte d’Appello del tribunale di Bologna sezione minori il giudice ha ridotto sensibilmente le condanne per i due imputati, assistiti dall’avvocata Giovanna Cappello, accusati di concorso anomalo in omicidio e lesioni personali nei confronti dell’amico di Cappai.

Il primo, che nella sentenza di primo grado del 27 marzo di un anno fa con rito abbreviato era stato condannato a 6 anni e 2 mesi di carcere, ora dovrà scontare 5 anni e 5 mesi di reclusione, mentre il secondo è passato da 4 anni, 9 mesi e 10 giorni di carcere a 4 anni 2 mesi e 10 giorni di reclusione. Rigettata nuovamente, invece, la richiesta di messa alla prova avanzata dalla legale a favore dei suoi due assistiti, così come la derubricazione in rissa aggravata dall’evento morte, con la contestazione del reato che è restata la medesima, ovvero concorso anomalo in omicidio.

Sempre in carcere, invece, il giovane reo confesso, da poco maggiorenne, responsabile della morte di Cappai e condannato con rito abbreviato a 10 anni di reclusione per omicidio volontario. Per lui, che è difeso dall’avvocato Alberto Padovani e che fin dal giorno dopo la tragedia si trova nel carcere minorile bolognese del Pratello, la Procura aveva chiesto una condanna di 12 anni. Stralciata, come è noto, già nell’udienza del 27 febbraio di un anno fa, la posizione del quarto imputato difeso dagli avvocati Mazza e Bordoni. Per lui il giudice aveva, infatti, accettato la messa alla prova con un progetto dei servizi sociali della durata di tre anni che comprende anche attività di volontariato.

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