Imolese, ecco le nuovi luci al Romeo Galli. Adesso il ripescaggio in C è più vicino

Imola

IMOLA. Vada come vada, non si può dire che l’Imolese non abbia fatto di tutto (e anche di più) per provare a salire in quella serie C sfumata sul campo 2 mesi fa.

Il termine scade oggi

Un milione di euro fra assegni e fideiussioni (solo la Cavese, per ora, è l’altra società di D ad avere fatto altrettanto con il Como che sta ancora aspettando il via libera dalle banche per le 2 fideiussioni da 650 mila euro totali) sono quelli che ieri la società rossoblù ha messo sul tavolo a Firenze negli uffici della Lega Pro ed a Roma in quelli della Figc dove, oggi alle ore 13, chiuderanno le porte alle domande di ripescaggio.

La Juve B per ora sembra l’unica delle squadre B a presentarsi al via di un campionato per il quale il Prato sta decidendo se presentare domanda di ripescaggio o meno: la società pratese è tornata alla storica proprietà Toccafondi ma è stata sfrattata dallo stadio comunale ed è quindi senza l’impianto di gioco, condizione necessaria alla quale l’Imolese ha risposto in proprio, iniziando ieri l’installazione delle torri mobili necessarie per integrare l’impianto di illuminazione del Galli e portarlo ai richiesti 500 lux. Con questa scelta la società rossoblù ha potuto allegare alla domanda di ripescaggio la documentazione riguardante i criteri infrastrutturali (rilasciata dal Comune di Imola) necessaria per sperare in un ripescaggio che, ora dopo ora, sembra sempre più vicino.

«Sono torri faro mobili di 21 metri che consentono di avere l’illuminazione prevista nel campionato di serie C – spiega il direttore generale dell’Imolese Fiorella Poggi – che stiamo già montando perchè senza di essi non si può presentare la domanda di ripescaggio. I lavori per il montaggio delle luci proseguirà fino a sabato all’interno dell’area del Galli».

Uno stadio per il quale, poi, ci saranno da proseguire i lavori legati all’installazione dell’impianto di videosorveglianza ed a quello del wi-fi necessario per controllare elettronicamente i biglietti di ingresso dei tifosi. Senza dimenticare che bisogna anche procedere con quell’integrazione che la Soprintendenza di Bologna ha chiesto ad Area Blu al progetto originale presentato dall’Imolese: richiesta di integrazione inviata il 5 giugno ed alla quale, a quanto pare, non è ancora stata data risposta.

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