A Imola per combattere il cancro anche la bellezza fa la sua parte

Imola

IMOLA. Combattere il cancro con un’arma in più, la bellezza. Per aumentare l’autostima delle pazienti. È Esteticamente Day Hospital, il progetto attivo nel Day hospital oncologico dell’ospedale Santa Maria della Scaletta dal marzo di due anni fa, grazie alla lungimiranza del suo direttore Antonio Maestri e alla collaborazione di un nutrito gruppo di volontari, professionisti del mondo dell’estetica. Poco meno di duecento le donne incontrate fino a oggi. E i loro racconti sono tutti positivi.

Il progetto

Obiettivo del progetto è «l’insegnamento di tecniche e strategie per gestire dal punto di vista estetico gli effetti collaterali delle terapie che impattano sul proprio aspetto fisico – spiega l’Azienda Usl – perseguendo attraverso questa strada l’obiettivo di migliorare il benessere globale delle pazienti e la qualità di vita percepita».

Per una donna malata di cancro, cambiamenti come la perdita dei capelli, il pallore, le occhiaie, l’aumento / la perdita di peso o le ulcere sono «la testimonianza quotidiana di una diversità, auto ed etero percepita, che può avere conseguenze significative sulla qualità della vita», aggiunge l’Ausl, «generando talora vergogna, ansia e timori di inaccettabilità che non di rado provocano stati depressivi e isolamento famigliare e sociale, in un circolo vizioso che ha conseguenze negative sulla stessa cura della malattia».

Le testimonianze

«Per alcune ore abbiamo lasciato fuori dall’uscio cattivi pensieri e paure per dedicarci a noi stesse e farci coccolare. È stato un momento per socializzare, condividere emozioni e sorridere» racconta una paziente in una fra le moltissime testimonianze raccolte dagli operatori di Esteticamente Day Hospital.

«Ci avete dato la possibilità di condividere una giornata veramente indimenticabile. Vi siete presi cura di noi coccolandoci, come non avremmo pensato mai. E nel percorso che stiamo vivendo è una cosa veramente molto, molto bella», scrive un’altra.

«Spostare l’attenzione dai problemi e dalle preoccupazioni verso un nuovo modo di sentire la meraviglia di essere anche donna e non solo pazienti oncologiche. Un vero balsamo di benessere per l’unità mente-corpo-anima della persona», racconta un’altra paziente.

«Abbiamo passato un pomeriggio da dive», sintetizza un’altra.

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