Casa Piani amplia gli orari di apertura, ma alla biblioteca di Imola servono rinforzi

Imola

IMOLA. La biblioteca per ragazzi “Casa Piani” ha bisogno di personale. Contemporaneamente però, punta a sperimentare l’apertura della ludoteca al sabato pomeriggio nel periodo invernale 2019/2020, attraverso l’ampliamento dell’appalto alla cooperativa “Le macchine celibi”, subentrata nella gestione da ottobre e per i prossimi due anni.

30% di personale in meno

«La sezione ragazzi Casa Piani vede ridursi nel triennio 2017-2019 il 30% del proprio organico», si legge nel Documento unico di programmazione. «Occorre quindi operare una sistematica riorganizzazione del lavoro sbloccando da una parte il turn over, dall’altra operando attraverso l’affidamento di alcune attività gestionali a ditte esterne- al fine di conservare il buon livello del servizio e potenziarne anche gli orari di fruizione pubblica».

La gestione diretta

«Lo scorso anno abbiamo avuto un pensionamento non sostituito», spiega Gabriele Rossi, responsabile del servizio Biblioteche, archivi e musei. «E nel 2019 si prevede la fuoriuscita di altri due/tre colleghi».

Di conseguenza, «sul versante della gestione diretta, il 95%, ci troveremo in difficoltà», aggiunge Rossi. «Il turn over deve essere sbloccato per garantire che il servizio non imploda».

La storia e i risultati raggiunti da giustificano questa preoccupazione: «Fra quindici mesi festeggeremo il trentesimo anno di attività», ricorda il responsabile. «E’ uno spazio molto frequentato: registriamo circa 30mila presenze ogni anno, più di 2.400 utenti da zero ai quattordici anni, equivalenti a circa un terzo dei ragazzi imolesi, che ne fruiscono attivamente, e tanti prestiti, senza dimenticare le molte attività didattiche. Serviamo una comunità molto forte sia per quanto riguarda i minori che il pubblico adulto».

E l’Amministrazione prevede di intervenire con «avvisi di mobilità interna», si legge nel Dup, o con una «selezione pubblica per nuovo personale».

L’appalto

Allo stesso tempo, «gestiamo attraverso un micro-appalto l’attività estensiva della ludoteca, con i giochi e i laboratori», continua Rossi. «Il codice dei contatti ci offre la possibilità di elevare una gara anche del 20%, per cui si potrebbe pattuire questa estensione dell’assegnazione del servizio. Dovremo verificare la disponibilità della ditta».

Le motivazioni per sperimentare non mancano: «Spesso, grazie a questa vetrina, anche una parte di pubblico che non è attratta dalla biblioteca si affeziona all’istituto», valuta il responsabile, «e pian piano viene a conoscenza delle altre opportunità che offre».

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