Circondario Imola, scontro totale: i sindaci tolgono la delega alla sanità alla Sangiorgi

Imola

IMOLA. La conferenza dei primi cittadini del Circondario toglie la delega alla Sanità alla sindaca Manuela Sangiorgi. «Contrariamente a quanto lamenta sulla stampa e sui social, e cioè di non avere un ruolo in Circondario e di essere tenuta ai margini, in oltre tre mesi dall’assegnazione della delega non ha minimamente adempiuto a tale compito e responsabilità di rappresentanza dell’intero territorio», attaccano Onelio Rambaldi, primo cittadino di Medicina e presidente dell’ente di via Boccaccio, e Stefano Golini, sindaco di Mordano con delega alle Politiche sociali. «Peggio ancora, tale funzione è stata gestita attraverso la sub-delega - peraltro non formalizzata né autorizzata - all’assessora al Welfare».

«Individualismo»

E non è finita qua: «Fin da luglio, partecipando alla Conferenza territoriale socio-sanitaria metropolitana per conto del Circondario, il Comune di Imola ha tenuto per sé le informazioni e i compiti di coinvolgimento degli altri Comuni», aggiungono Rambaldi e Golini, «specie sul percorso di elaborazione del contributo e delle scelte del Distretto imolese in merito al Documento metropolitano sugli scenari e le forme di integrazione della sanità».

Insomma, «una gestione individualistica e sconclusionata», continuano i due primi cittadini, «culminata oggi (ieri per chi legge, ndr) con la paradossale, strumentale e arrogante accusa al Comitato di distretto di non aver più trattato il tema dopo la serata del 26 settembre alla presenza del presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria».

Un’accusa «falsa», attaccano Rambaldi e Golini, «perché il Comitato di distretto del 9 ottobre ha discusso e approvato a maggioranza il documento “Il rafforzamento dell'autonomia e della governance territoriale del distretto”, che toccava alcuni dei punti rilevanti trattati anche nel documento metropolitano».

Un’accusa anche «paradossale», concludono i due sindaci, «perché la responsabilità e l’onere dell'iniziativa spettavano proprio alla sindaca Sangiorgi o in sua vece all’assessora Dhimgjini. È chiaro ed evidente pertanto che il Comune di Imola cerca pretesti per attizzare lo scontro. Gli altri Comuni hanno perciò deciso di togliere almeno questo alibi».

La replica

«Rigettiamo in toto quanto contenuto nella nota diffusa», ha risposto in serata la Giunta. «Le parole riportate, oltre a essere infondate e sterili, verranno esaminate nelle sedi opportune e non meritano certo l’attenzione dell’amministrazione comunale di Imola, che desidera e intende continuare a lavorare solo a favore dei propri cittadini».

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