Incontro pubblico con Philippe Daverio a Imola

Imola

IMOLA. Incontro aperto al pubblico con il noto critico d’arte Philippe Daverio domani alle 18, nella Sala del Circolo Sersanti.

Si tratta di una iniziativa organizzata dall’Accademia Pianistica di Imola che ha scelto Daverio per dare il via alle attività dell’Accademia. Sarà lui l’ospite e il protagonista di un incontro aperto al pubblico, realizzato in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Imola che ha concesso la sala. Il critico d’arte aprirà l’anno accademico della scuola, illustrando le attività dell’Accademia ed introducendo il cartellone dei concerti che partiranno il 23 ottobre con un recital pianistico del Maestro Roberto Giordano, oggi docente e vice direttore. Philippe Daverio è un critico d'arte, ma anche docente, saggista, politico e conosciuto al pubblico soprattutto per le sue apparizioni televisive.

I concerti dell’Accademia

Il cartellone avrà sette appuntamenti: dopo l’apertura affidata al Maestro Giordano finalista del Premio Regina Elisabetta di Bruxelles, il 30 ottobre si esibirà al violino un virtuoso talento europeo Teo Gertler. Il 6 novembre il Maestro Andrea Lucchesini si esibirà al pianoforte. Il Maestro Lucchesini e il Maestro Vacchi saranno inoltre protagonisti il giorno dopo in una Master Class dedicata agli allievi dell’Accademia. L’11 dicembre ci sarà un recital dello straordinario pianista russo Feodor Amirov e il 18 dicembre si esibirà un altro virtuoso del violino Eduard Ted Walton. Il 13 marzo seguirà il duo Enrico Pace e Mario Brunello, e il 23 aprile Boris Petrushansky, erede della grande scuola pianistica russa chiuderà la stagione.

Filo diretto col pubblico

Da quest’anno l’Accademia rivede la propria strategia e decide di aprire gratuitamente al pubblico tutte le sue manifestazioni, che sono un’appendice alla attività principalmente didattica. «Per secoli la musica classica è stata insegnata e perfezionata nelle scuole e nelle Accademie non tenendo conto di quelle che sono le reazioni del pubblico – spiega Franco Scala, direttore dell’Accademia – Come per qualsiasi prodotto, chi conta è chi lo consuma. Nella musica questo aspetto è stato ignorato. L’Accademia, anche in tal senso, vuole essere innovativa per un cambiamento che aiuti la musica classica. Quest’anno chiediamo al pubblico, per chi lo ritiene opportuno, di lasciare scritte su un foglio le proprie impressioni sul concerto, in modo anonimo o firmato. È un esperimento che ha l’obiettivo di migliorare il nostro compito didattico di formare i futuri concertisti. La nostra Accademia imolese oggi è una scuola internazionale le cui idee hanno un valore sperimentale ed innovativo, che ci auguriamo possano segnare la strada per nuovi percorsi».

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