Gli scatti di dodici simboli di Imola a Wiki Loves Monuments

Imola

IMOLA. La Rocca sforzesca, il Museo di San Domenico, l’ex chiesa di San Francesco (ora biblioteca), il monumento ad Ayrton Senna, quello ai Caduti della Prima guerra mondiale, il monumento al II Corpo d’armata polacco, il Palazzo comunale, palazzo “Tozzoni”, il parco delle Acque minerali, piazza della Conciliazione (più conosciuta come piazzetta dell’Ulivo), la scultura di Germano Sartelli nella rotonda di viale d’Agostino e il teatro “Ebe Stignani”.

Sono i dodici monumenti di Imola che saranno protagonisti della settima edizione di Wiki Loves Monuments Italia, il concorso fotografico che coinvolge i cittadini e li invita a documentare il patrimonio culturale con fotografie rilasciate con la licenza libera Creative Commons.

Adesione del Comune

«Wiki Loves Monuments è il più grande concorso fotografico internazionale dedicato al patrimonio culturale e vede in lizza oltre quaranta paesi dai cinque continenti», si legge nella delibera con cui l’Amministrazione Sangiorgi ha deciso di aderire al progetto. «Il soggetto degli scatti è un monumento: con questo termine s’intende un vastissimo genere di opere che comprende edifici, sculture, siti archeologici, strutture architettoniche, siti naturali e interventi dell’uomo sulla natura che abbiano grande valore dal punto di vista artistico, storico, estetico, etnografico e scientifico (definizione Unesco)».

Un concorso «che ha come obiettivo quello di documentare la ricchezza storica e ambientale locale con il maggior numero di immagini», aggiunge il documento, «per poi consentire la loro circolazione in rete».

Quest’anno il concorso si svolgerà dal 1° al 30 settembre.

Tour nel circondario

Imola non è il solo comune del circondario ad aver aderito all’edizione 2018 di Wiki Loves Monuments. Il tour che il concorso offre la possibilità di intraprendere potrebbe cominciare da Castel del Rio, per immortalare palazzo “Alidosi” e ponte “Alidosi”, monumento nazionale dal 1897. La tappa successiva potrebbe essere Dozza, per fotografare la Rocca, il Borgo dipinto e il paesaggio pedecollinare che li circonda.

L’arrivo potrebbe essere a Castel San Pietro, che ha “candidato” anche lui dodici monumenti: il Cassero, il cimitero del capoluogo, l’ex acquedotto, l’ex macello comunale, l’ex pretura, la Farmacia comunale, le mura lungo via Castelfidardo, via Oberdan e viale Carducci, il Palazzo comunale, il ponte sul Sillaro, lo stadio, l’Arena e villa “Scardovi”.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui