Spaccata notturna al chiosco a Imola. «C’erano schegge di vetro dappertutto»

Imola

IMOLA. Più danni che bottino. E’ il bilancio della spaccata ai danni del chiosco “Baruffa” di via Massimo Villa, nel quartiere Zolino, avvenuta nella notte fra domenica e lunedì o nelle prime ore di lunedì. E il raid degli aspiranti ladri - o forse semplicemente vandali - ha interessato anche alcune auto parcheggiate nelle vicinanze del supermercato “Conad”, a poca distanza da chiosco, che ieri mattina i proprietari hanno ritrovato con i vetri spaccati.

Messi in fuga?

«Hanno prima tentato di forzare il doppio vetro antisfondamento, poi lo hanno rotto – racconta Barbara Zuffa, una delle titolari del chiosco –. C’erano schegge di vetro dappertutto, dentro e fuori».

«Alcune schegge sono finite dentro alle due friggitrici», aggiunge Cristina Baruzzi, cotitolare e autrice del colorito post su Facebook che ha contribuito a far girare la notizia. «Abbiamo dovuto cambiare completamente l’olio, che avevamo appena cambiato. Questo è un ulteriore danno».

Monetine e asciugamani

«Il registratore di cassa era incastrato nel buco del vetro», continua la Zuffa. C’erano monetine dovunque. Probabilmente non hanno fatto in tempo a portarle via perché non erano interessati alle monetine o perché sono stati disturbati da qualcosa o da qualcuno». Durante la notte, a Zolino sono in servizio alcune guardie giurate. E in mezzo alle schegge di vetro all’esterno del chiosco le due titolari hanno trovato «una borsa piena di asciugamani», prosegue la Zuffa. «Forse l’hanno abbandonata quando sono dovuti scappare via». Su questo e altri elementi sta lavorando la polizia.

Danni

A lasciare l’amaro in bocca è la conta dei danni: «La prima cosa che ho pensato è stata: in due mesi di attività avremo messo assieme i soldi necessari per ricomprare il vetro?», trova comunque il modo di sorridere la Zuffa. «Non ho la minima idea di quanto possa costarci. Abbiamo l’assicurazione, speriamo che ci dia una mano. E speriamo che vengano a rimontarlo prima di questa sera (ieri sera per chi legge, ndr)».

Nonostante tutto, infatti, il chiosco non si è fermato. E molti clienti o amici di passaggio si sono interessati a quello che è accaduto. Quanto ai possibili autori della spaccata, «ho pensato a persone che avevano fame, come è successo la volta scorsa (il chiosco era già stato preso di mira ai tempi della gestione precedente, ndr)», aggiunge la Zuffa. «Anche perché non abbiamo in vendita né alcolici né tabacchi».

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