Ausl, attività ridotta per la stagione estiva. Ma i sindacati protestano

Imola

IMOLA. Con l’arrivo della stagione estiva, si riduce l’attività dell’Azienda usl di Imola.

«Dall’11 giugno al 30 settembre vengono ridotti 14 posti letto della piattaforma medica del terzo piano – spiega l’Ausl cittadina –. La Pediatria passa da 15 a 11 posti letto dal 18 giugno al 30 settembre, con chiusura in agosto del day hospital pediatrico».

Inoltre, «il Polo di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva riduce solo in parte l’attività, mantenendo attiva una sala endoscopica per 12 ore al giorno dal lunedì al venerdì – aggiunge l’Azienda usl di Imola –. Nel dipartimento chirurgico le riduzioni riguardano l’Otorinolaringoiatria e l’Oculistica, che chiudono dal 28 luglio al 2 settembre, ma le cui urgenze sono accolte presso Ortopedia e Ginecologia i cui posti restano invariati».

Infine, «Urologia riduce 4 posti, Chirurgia generale 6 posti e Breast unit (chirurgia senologica) 2 posti – conclude l’Ausl cittadina –. In parallelo, nel prossimo mese di luglio e nella prima decade di agosto verranno effettuati lavori di ammodernamento delle sale operatorie».

Sindacati in subbuglio

Le organizzazioni sindacali lanciano l’allarme: «Il problema vero è legato alle presenze nel turno notturno, che vengono ridotte a soli tre infermieri, per gestire 28 posti letto di medicina (i 4 posti letto di gastroenterologia vengono trasferiti nel dipartimento chirurgico temporaneamente) e i 14 posti letto di geriatria – commentano –. È evidente che questo numero rappresenta un problema perché alla partenza delle attività del turno notturno un infermiere da solo deve mobilizzare i pazienti per prestare le cure necessarie, questione non semplice viste le condizioni di sostanziale non autosufficienza degli utenti della geriatria».

E a niente sembra essere servita l’assemblea in cui «gli operatori ci hanno espresso la necessità di inserire nel turno di notte un infermiere in più e operatori socio sanitari per poter gestire le due unità operative di Medicina e di Geriatria con due coppie di operatori in maniera tale che si possano dare le risposte necessarie agli anziani e agli utenti che vengono ricoverati», continuano, perché «abbiamo già inviato una richiesta in tal senso alla quale l’azienda ha dato una risposta che non ci convince».

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