Luca morto a soli 16 anni in moto: il dolore di tutta Sesto Imolese

«Ciao Luca, te ne sei andato troppo presto come faremo qua da soli». Non serve il punto interrogativo a una domanda che non avrà mai risposta, all’angoscia di un babbo che scrive queste parole per il figlio di sedici anni appena che non c’è più. è il babbo di Luca Calderoni, che avrebbe compiuto 17 anni il prossimo novembre, ad affidare il suo pensiero ai social per condividere un dolore intraducibile con una intera comunità che alla notizia è rimasta senza parole, quella di Sesto Imolese.
Luca stava rientrando a casa intorno alle 20 di martedì e percorreva la via Correcchio in un tratto di strada rettilineo, in prossimità del civico 33, in sella alla sua Cagiva Mito. Aveva preso la patente per guidarla circa un mese fa. All’improvviso avrebbe deviato verso sinistra uscendo dalla carreggiata e andando a sbattere violentemente con la parte anteriore della moto contro un albero sul margine della corsia opposta per poi essere sbalzato di sella. Questa la dinamica ricostruita, fin qui, dalla polizia locale di Imola e circondario che ha eseguito i rilievi. Non risulterebbero altri veicoli coinvolti, né tracce di animali che possano avere in qualche modo distolto l’attenzione del conducente, la strada che stava percorrendo è una via comunale extraurbana con carreggiata a doppio senso, le condizioni atmosferiche non presentavano problemi, in quel momento, riferisce la polizia locale, era sereno. La via Correcchio non ha illuminazione in quel tratto. Gli agenti hanno raccolto anche le testimonianze di alcuni passanti che assistendo all’incidente avevano poi chiamato i soccorsi. Inutili i tentativi di rianimazione sul posto, medici e operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del ragazzo. Mentre i rilievi sul veicolo non saranno facili, ostacolati dal fatto che l’urto ne ha compromesso l’integrità strutturale. Ieri i genitori hanno dovuto riconoscere il corpo del figlio, in attesa del nulla osta per la sepoltura che ieri doveva ancora essere concesso. Luca Calderoni, oltre al babbo Marco e alla mamma Silvana, lascia un fratello maggiore oltre ai tantissimi amici e coetanei del paese con i quali, da ragazzino, frequentava la parrocchia.
Da poco aveva ripreso la scuola, frequentava il tecnico professionale Alberghetti e da quando aveva preso la patente, si muoveva in autonomia da Sesto a Imola in sella alla sua tanto desiderata motocicletta.