Imola, le acrobazie di Gaia sospese dal Covid: "Mi avevano preso al Cirque du Soleil"

Imola

Gaia Pascolo è abituata ad essere sospesa nell’aria tra cerchi e tessuti, ed è stata a un passo dal prendere il volo, o meglio, il largo, finché il Covid le ha imposto di rimanere a terra. Per ora. Imolese cresciuta sotto l’orologio, Pascolo ha studiato Igiene dentale all’università di Bologna e, dopo un passato nella ginnastica, ha deciso di non sfilare del tutto quel nastro rosso che l’aveva sempre accompagnata e di volare in Spagna per studiare alla Scuola circense di Madrid Carampa.

La scuola di circo

«Ho deciso di dedicare la mia vita alle arti circensi – racconta Pascolo –. L’accademia è stata un’esperienza a tutto tondo. Dopo un anno di formazione in tutte le discipline circensi, mi sono diplomata al secondo anno specializzandomi in cerchio aereo, verticalismo e prese mano a mano, cioè quelle di coppia. Ne sono uscita con uno spettacolo di circo-teatro che racchiudeva le tre specialità, che portavo in giro con la mia vecchia compagnia, il Duo papie». Quando ne parla le si accende la voce: «Ho creato bellissimi legami con gli altri allievi, che sento tuttora. La cosa più bella era la genuinità: dopo otto ore di lezione e cinque di allenamento, arrivi esausta e senza maschere, sei solo tu. Così sono nati rapporti importanti».

Il rientro in Romagna

Il ritorno non è stato semplice. La città natale non si è dimostrata un ambiente accogliente e curioso per gli spettacoli di strada, ma Pascolo è riuscita a impostare un equilibrio saldo sull’arte circense. «All’inizio piangevo tutti i giorni: là avevo conosciuto una realtà solidale, con persone che gioiscono per i tuoi successi. Ho visto il posto in cui sono cresciuta con occhi diversi, e ho riconosciuto invidia e cattiveria – riflette Pascolo –. A Imola al momento non c’è spazio né interesse per gli spettacoli, non è un ambiente fertile. Mi è capitato di esibirmi gratuitamente per un’iniziativa, ed ero felice di farlo nella mia città, ma alla fine mi hanno pure chiesto di pagarmi la Siae». Eppure, fino a due anni fa, tra l’insegnamento a Faenza e Imola e gli spettacoli in Romagna, per la libera professione da igienista a Solarolo e Lugo rimaneva solo un giorno a settimana. Poi il Covid ha ribaltato tutto.

Cirque du Soleil

«A febbraio 2020 ho mandato la candidatura per un semestre col Cirque du Soleil sulle crociere Msc. Mi avevano preso. Ad agosto sarei dovuta partire per un mese a Montréal in preparazione alla stagione di settembre. Sarebbe stata una svolta professionale importante. Poi il Covid ha bloccato tutto e la compagnia circense ha dichiarato bancarotta – racconta Pascolo, che però non si è arresa –. Ora lavoro molto allo studio dentistico, non ci sono ancora molti spettacoli. Però sto lcontinuando a lavorare con il mio attuale compagno, che canta e produce musica elettronica, per costruire un nuovo spettacolo. È una formula che funziona molto all’estero, ma vorremmo portarla anche in Italia».

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