La Ing. Fiorentini vuole chiudere a Piancaldoli e sposta le linee a Castel San Pietro

Braccia incrociate ieri mattina alla Ing. Fiorentini Spa, ditta leader in Italia e in Europa con oltre 40 anni di esperienza nella progettazione e nella produzione di macchine per la pulizia industriale. La Fiom di Firenze ha indetto uno sciopero di 8 ore e un presidio davanti ai cancelli dell’azienda di Piancaldoli, sul confine fra il territorio imolese e la Toscana, in segno di protesta dopo la decisione presa dalla proprietà di chiudere lo storico stabilimento nella piccola frazione del comune di Firenzuola e di spostare le linee produttive, entro il 2025, presso i capannoni di Castel San Pietro in via Ca’ Bianca. Una scelta comunicata, nei giorni scorsi, durante un incontro alla Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu), alla Fiom di Imola e alla stessa Fiom di Firenze che, secondo quanto riferito dai sindacati, metterebbe a rischio il posto di tutti gli 82 lavoratori presenti. «Il 90% ha aderito allo sciopero e al presidio sotto la pioggia – fanno sapere dalla Fiom di Firenze –, durante il quale hanno ribadito la loro voglia di andare avanti e combattere contro la chiusura dello stabilimento».
Solidarietà dal territorio
Sulla situazione è intervenuta anche la Fiom di Imola. «Non condividiamo la scelta aziendale e per quanto ci riguarda chiediamo di mettere al centro i lavoratori e le lavoratrici che per oltre 30 anni hanno dato tanto per la Ing. Fiorentini Spa e per il territorio di Piancaldoli – si legge nel comunicato stampa trasmesso dal sindacato imolese –. Riteniamo necessario rivedere quanto comunicato durante l’incontro alle Rsu e alle organizzazioni sindacali e sollecitiamo l’elaborazione di un piano industriale tale da salvaguardare l’occupazione e la storia di tutti gli stabilimenti del gruppo Fiorentini Spa. Riteniamo, inoltre, che gli investimenti debbano tenere conto anche della tenuta sociale di ogni singolo territorio e non faremo mai passare l’idea che lo sviluppo di un azienda si possa avviare attraverso delocalizzazioni o trasferimenti di siti produttivi, mettendo a rischio posti di lavoro. Per la Fiom di Imola al centro vanno sempre messe le persone, ecco perché sosterremo la lotta di tutti quei lavoratori che difendono il proprio posto di lavoro, come sta avvenendo a Piancaldoli». Per tutti questi motivi, per solidarietà e anche perché un po’ di preoccupazione c’è benché «non ci sia rischio chiusura per la sede castellana» come specifica Marco Valentini, la Fiom di Imola e le Rsu hanno deciso di proclamare un pacchetto di 8 ore di sciopero che verrà articolato a seguito dell’assemblea che si svolgerà nei prossimi giorni proprio nello stabilimento di Castel San Pietro della stessa azienda. Oggi, invece, è previsto un incontro del sindacato fiorentino con la Regione Toscana per affrontare la delicata situazione che interessa tante famiglie.