La favola del coronavirus e il libro dei grazie dei bimbi di Bubano

Imola

BUBANO. «C’era una volta un Paese lungo la Selice costruito su una terra molto buona infatti, con essa si potevano fabbricare mattoni, tegole, piastrelle. La vita scorreva tranquilla quando un giorno, durante un inverno, all’improvviso arrivò un “mostriciattolo cattivo cattivo” che si appiccicava alle persone e le faceva anche morire». Comincia così la favola dei bimbi della scuola dell’infanzia paritaria “Sacra famiglia” di Bubano. Una iniziativa delle maestre e della direzione didattica per tenere coinvolte le famiglie anche a distanza e per non perdere il legame con i più piccoli, settimanalmente contattati in videochiamata. «L’ultima iniziativa è stata quella di coinvolgere i bambini e i genitori per realizzare il nostro “libro del grazie”– spiega Carmen Falconi, direttrice della scuola – con i disegni dei bambini che hanno completato la favola inserendo quelle figure che lavorando stanno consentendo a tutti noi di continuare a vivere normalmente. Le favole aiutano sempre a vivere in modo migliore il reale soprattutto quando è molto impegnativo; i bimbi ci insegnano».

E così nelle immagini colorate medici, infermieri, personale degli ospedali, farmacisti, sacerdoti, camionisti, giornalisti, edicolanti, produttori di cibo, commessi, carabinieri, vigili urbani, poliziotti e insegnanti diventano i protagonisti, che in queste settimane hanno aiutato tutti «ad attendere con speranza il ritorno della vita normale» e a concludere la fiaba nel migliore dei modi. «Il libro è stato consegnato ai bubanesi e mordanesi che nelle varie situazioni si sono presi cura e hanno alleviato le sofferenze di tutti noi –prosegue la direttrice –. La farmacista del paese ha tappezzato tutta la vetrina con le riproduzioni dei disegni dei bambini e per noi e per le famiglie è stato un bellissimo riconoscimento».

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