Imola, Tracmec: ritirati i licenziamenti si apre un periodo di “solidarietà”

Una fumata bianca... che più bianca non si può, almeno per come si stavano mettendo le cose. La Tracmec ha ritirato il licenziamento collettivo. Dopo oltre un mese di stato di agitazione e tre settimane di presidio permanente h 24, da ieri si è aperta una nuova fase nella vertenza della Tracmec di Mordano.
L’ultimo incontro
Nel corso dell’ultimo incontro, ieri pomeriggio, è infatti stata infatti stata ritirata la procedura di licenziamenti collettivi annunciata circa un mese fa dalla multinazionale per i 45 dipendenti dello stabilimento di Mordano. «Inizia un nuovo capitolo che vede l’attivazione di un contratto di solidarietà fino al 31 dicembre, con la previsione e l’impegno di utilizzare altri ammortizzatori sociali dopo tale data - fanno sapere i sindacati che hanno condotto la trattativa -. Questi strumenti garantiranno una maggiore tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e il tempo necessario per sviluppare soluzioni in grado di salvaguardare l’occupazione, anche attraverso un nuovo progetto industriale». Per adesso insomma almeno si scongiura il tutti a casa, ma sul futuro c’è ancora da giocarsela.
Nuova fase
«La tenacia e la determinazione dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta hanno portato ad un risultato importante - dichiarano le organizzazioni sindacali Fim Amb, Fiom Imola, e Uilm Imola -. Con il ritiro dei licenziamenti da parte di Tracmec si apre una fase nuova che ci permettere di affrontare la situazione con la necessaria serenità, cosa impossibile con il ricatto dei licenziamenti. Una lotta durata quasi due mesi, che si è concretizzata con un accordo che permette la continuità produttiva almeno entro fine anno. Il nostro obiettivo resta quello di mantenere il sito di Mordano, con o senza Tracmec, e nel frattempo, abbiamo ottenuto tutte le richieste che avevamo avanzato. Questo risultato stato possibile grazie al presidio e alla lotta delle lavoratrici e dei lavoratori - proseguono i sindacati -. Ora si dovrà gestire il contratto di solidarietà, sulla base degli impegni assunti dalle parti». Nell’ultimo mese e mezzo i lavoratori hanno presidiato i cancelli dell’azienda incessantemente, ricevendo anche la solidarietà e la presenza delle istituzioni locali, e la solidarietà di molti cittadini. «Una grande notizia che premia la lotta tenace dei lavoratori e dei sindacati in primis, e delle istituzioni - è il commento del consigliere regionale Fabrizio Castellari -. In Emilia Romagna dove c’è un patto forte per il lavoro, che vede allo stesso tavolo i lavoratori, i sindacati, le istituzioni, le imprese e loro associazioni, bisogna salvaguardare quel patto, che è la forza della nostra comunità. Qui lavoro e impresa sono due facce della stessa medaglia. Questo è un primo risultato importante che dà spazio e tempo per gestire la situazione. Ringrazio tutte le parti che si sono sedute al tavolo e hanno collaborato».