Imola, quadruplicamento della ferrovia, il coordinamento dei comitati: “Non capiamo la posizione della Regione”

Imola
  • 15 giugno 2025

Il coordinamento dei comitati contro il quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna-Castel Bolognese torna a farsi sentire dopo l’interpellanza presentata a maggio dal consigliere regionale Marco Mastacchi. «Sono rimaste scolpite nella pietra le dichiarazioni della sottosegretaria alla Presidenza della Regione Manuela Rontini nei confronti del quadruplicamento ferroviario - fa sapere -. Un’opera faraonica che rischia di sventrare le comunità locali. Non siamo soddisfatti, serve lavoro vero con Rfi affinché il progetto corrisponda alle richieste, dialogo con il territorio e soluzioni condivise. È necessario individuare soluzioni che minimizzino il consumo di suolo». Parole che finalmente hanno chiarito la posizione in linea con quanto da noi sostenuto e fatto sì che anche la Regione sia uscita allo scoperto assumendo una netta presa di posizione su tutte le soluzioni progettuali fino qui proposte da Rfi giudicate non soddisfacenti, in sintonia con Città metropolitana, Circondario imolese e i numerosi sindaci dei comuni coinvolti».

Il Coordinamento ha poi appreso dalla stampa «la nomina a commissario dell’ingegner Aldo Isi, attuale Ad di Rfi, che però suscita molteplice perplessità - continua -. In quanto, una volta perfezionato l’iter di nomina potrà avviare tutte le attività per la realizzazione degli interventi previsti sulla linea della dorsale adriatica. Immaginiamo che la Regione, per l’importanza e l’impatto che assume l’infrastruttura, come ha avuto modo di confrontarsi con i sindaci abbia già altrettanto interloquito con Rfi».

Per capire quale posizione la Regione porterà al tavolo con il commissario e se e come intenderà coinvolgere i comitati dei cittadini e le associazioni agricole «abbiamo chiesto un incontro urgente al presidente de Pascale, che ha declinato la richiesta demandando l’incombenza all’assessora Irene Priolo - conclude il coordinamento -. In questa fase è incomprensibile essere tenuti all’oscuro e non ascoltati. E non si capisce quale sia la posizione della Regione di fronte alle nuove scelte di Rfi».

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