Imola, prossimi lavori alla Cra Venturini novanta posti da “spostare”

L’Asp ha affidato la progettazione dei lavori di riqualificazione antisismica e strutturale della Casa di riposo di via Venturini, la determina è stata pubblicata ieri all’Albo pretorio dell’ente. La volontà di procedere era però già stata decisa con una delibera del consiglio di amministrazione dell’Asp stessa a metà luglio scorso.
La riqualificazione
«La progettazione dovrà contemplare una rivisitazione complessiva degli spazi per dare risposte ai seguenti obiettivi: riunire in un’unica sede tutti gli uffici Asp attualmente collocati a Imola presso le sedi di viale D’Agostino 2/A e Piazzale Pertini 4 al fine di superare le attuali locazioni onerose in essere (posti lavoro inferiori a 100 con accesso per il pubblico esterno da garantire per parte gli uffici 15/20 postazioni da inserire in un’area accoglienza) - recita la determina del Cda-. Detti uffici necessitano anche di 3/4 sale riunioni polifunzionali di cui almeno una con capienza di almeno 70/80 persone; prevedere uno spazio dedicato polifunzionale per ospitare servizi connessi a quelli già in gestione all’Azienda (es. centro per le famiglie sovracomunale), creare servizi innovativi per la non autosufficienza privilegiando quelli che prevengono/allontanano la istituzionalizzazione (es. co-housing solidale) nonché una sala». Ma sono le seguenti righe che alzano il livello di attenzione sul provvedimento fin qui rimasto nelle stanze dei bottoni: «...mantenere al contempo un significativo numero di posti residenziali di cui un nucleo di casa residenza anziani (circa 30-35 posti), da gestire in connessione e continuità con quelli della Cra Casa Cassiano Tozzoli e un nucleo per gravi disabilità al 2° piano per 10- 15 posti letto. Il tutto per una capienza massima di circa 50 posti letto che sommati ai 44 di Cra Cassiano Tozzoli porteranno ad una capacità ricettiva inferiore a 100 posti letto».
Il fatto è che oggi nella sola Cra Venturini di posti letto ne vengono occupati 133 (su 138 accreditati, 144 potenziali a disposizione), dunque si tratterebbe di fare uscire o comunque trasferire 90 persone oggi ospiti. Un numero enorme che desta preoccupazione nei sindacati, che si dicono peraltro all’oscuro di queste decisioni. Se ora è stata affidata la progettazione, i lavori dovranno essere appaltati necessariamente entro il 2026, anche perché l’Asp mette a disposizione la Cra Venturini allo stato attuale fino al 31 gennaio 2027.
I sindacati all’oscuro
«La Cra Venturini sarà interessata da un progetto di ristrutturazione molto ampio che vedrà la luce nel corso del 2025 (con la determina di assegnazione della progettazione di ieri , ndr) per proseguire nei due anni seguenti - dicono in coro allarmati Cgil Imola, Cisl Area Metropolitana, Uil ER Imola, Fp Cgil Imola , Cisl Fp Area metropolitana, Uil Fpl, Spi Cgil Imola , Fnp Cisl Area metropolitana, Uil Pensionati - . Quello è l’unico atto formale che illustra lo svolgimento dei lavori. Apprendiamo però dalla stampa, che la Cra “Venturini” durante questo periodo di lavori perderà quasi 2/3 dei suoi 144 posti letto», posti che a quanto ha affermato il sindaco Marco Panieri ieri su Il Resto del Carlino verranno recuperati in altre strutture. «Relazioni sindacali che possiamo definire corrette con le parti sociali avrebbero dovuto prevedere un confronto preventivo - rimarcano i sindacati - chi svolge un lavoro di rappresentanza deve essere informato di quanto sta per succedere, soprattutto se ha ricadute importanti sia sugli ospiti, le loro famiglie e le lavoratrici e i lavoratori che prestano servizio in Cra Venturini». E invece i sindacati si trovano a rincorrere le dichiarazioni del sindaco rese solo ad alcuni organi di informazione. Per questo Cgil-Cisl-Uil confederali, di categoria e dei pensionati hanno chiesto un incontro urgente alle Amministrazioni coinvolte e alla presidente della cooperativa sociale Seacoop (il soggetto attualmente gestore della Cra Venturini). «Argomenti che coinvolgono centinaia di persone non possono essere trattati solo burocraticamente attraverso documenti formali o articoli di stampa - dicono i sindacati - vanno elaborate e possibilmente condivise le varie fasi di questa ristrutturazione avendo ben chiari, almeno da parte nostra, il benessere degli ospiti e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali di Cra Venturini».
L’assessora al Welfare
«Abbiamo oltre un anno per lavorare e lo stiamo già facendo - argomenta l’assessora al Welfare Daniela Spadoni interpellata in merito -. Gli obiettivi sono due : mantenere tutti i posti attuali e mantenerli in città, riorganizzare al meglio i servizi per gli anziani con strutture ammodernate ma non solo, anche attraverso una riorganizzazione delle risorse e degli spazi a disposizione sul territorio. Questo essendo consapevoli anche di avere un margine di tempo maggiore perché l’accreditamento delle strutture da parte della regione è stato prorogato al 31 dicembre 2026».
La polemica
«Non mi opporrò alla prospettata riqualificazione strutturale della Cra Venturini: si tratta di un intervento necessario e importante. Tuttavia, è cruciale mantenere alta l’attenzione sulla questione della redistribuzione dei posti letto, considerando che la riduzione prevista potrebbe impattare significativamente sul fabbisogno territoriale, dove le liste d’attesa sono già molto lunghe. È fondamentale avere chiarezza su come verranno ricollocati questi posti per non compromettere i servizi essenziali». Commenta così il consigliere della Lega Daniele Marchetti che chiarisce anche come la riqualificazione strutturale non include l’efficientamento energetico. «In passato ho già portato all’attenzione delle istituzioni le criticità legate alle condizioni interne della struttura, come le temperature torride che mettono in difficoltà gli ospiti. Tuttavia, è importante sottolineare che l’intervento di riqualificazione strutturale non include l’efficientamento energetico, che resta una questione separata. Mi auguro che si valuti seriamente la possibilità di accedere a fondi specifici per affrontare anche questo aspetto, rendendo la struttura più vivibile ed economicamente sostenibile». Infine, Marchetti richiama la necessità di un confronto sul socio-sanitario: «Avevo chiesto di affrontare questi argomenti in una sorta di Stati generali della sanità, con la promessa di una commissione sanità che, ad oggi, non è ancora stata convocata. È necessario dare risposte concrete e un impegno serio su temi così importanti per il nostro territori». Il commento di Fratelli d’Italia arriva attraverso le parole del consigliere Simone Carapia: «In sintesi il piano di rilancio per la Cra Venturini comporterà un costo di 2,3 milioni di euro e la riduzione del 65% dei posti letto (da 144 posti si passerà a 50). Un semplice pensiero: in che condizioni è la Cra Venturini oggi se per renderla adeguata servono 2,3 milioni per avere 50 posti decenti quando oggi ne sono previsti 144? Questa situazione è frutto di anni di negligenza e disinteresse con l’aggravante della perdita di 94 posti in un territorio dove ci sono liste di attesa di 500-600 persone. Ma non si vergognano un po’? Una amministrazione tutta impostata a rombi e canzonette con accoglienza per i vip, casa degli eventi ecc... era meglio pensare a creare strutture idonee per i nostri anziani».