Imola. Ponte di viale Dante in chiusura: le preoccupazioni delle attività

Scattato il conto alla rovescia per la chiusura totale al traffico del ponte di viale Dante, prevista per lunedì 16 ottobre. Il cantiere da un milione e 170mila euro (coperto quasi interamente dai fondi Pnrr), affidato alla Pro Service Costruzioni srl di Vignola, riguarderà il consolidamento strutturale dell’opera (partendo dalla parte superiore) e come noto durerà quattro mesi.
Per diminuire i disagi sarà istituita una corsia per pedoni e ciclisti con bici da condurre soltanto a mano. Le auto, invece, per raggiungere le abitazioni, le scuole, le attività commerciali e gli impianti sportivi a sud della struttura dovranno per forza passare dal ponte Tosa o dalla Rivazza. Trascorsi i 120 giorni il ponte sarà riaperto al traffico e il cantiere interesserà poi soltanto la parte sottostante dell’opera. «Abbiamo scelto il periodo invernale anche per non interferire con gli eventi più importanti dell’autodromo – ha spiegato il sindaco Marco Panieri –. Questa è la strada più drastica, ma anche quella che ci porta a ridurre i tempi di intervento». «Per la prima decina di giorni la Polizia locale presidierà negli orari più critici i due punti su cui si concentrerà il traffico, ovvero gli incroci di via Santerno/via Pisacane e il ponte Tosa dove sarà modificata la temporizzazione dei semafori» ha aggiunto l’assessora alla mobilità, Elisa Spada.
Locali e negozi
La lunga chiusura rappresenta senz’altro un problema per commercianti ed esercenti che hanno le loro attività proprio al di là del Santerno. «Durante l’incontro del 18 settembre in municipio, il sindaco Panieri ci ha detto che non ci sono risorse per risarcirci dei disagi, ma so che Con.Ami sta rivedendo gli affitti per quel periodo – ha commentato Marco Gaudenzi, responsabile della sede imolese di Bike Passion, il negozio di biciclette in autodromo –. Il primo cittadino ci ha però promesso che installeranno una cartellonistica dettagliata per agevolare i clienti a raggiungerci. Quattro mesi però sono lunghi...». Più pessimista Alessandro Bertusi, titolare di Doppio Malto, il ristorante aperto a fine maggio dietro alla tribuna centrale del circuito. «Siamo molto preoccupati – ha ammesso –. Questi erano i mesi per lanciare il locale e invece siamo qui a valutare se rimanere chiusi a pranzo oppure no». Filtra meno preoccupazione, invece, dal tennis Cacciari di via Atleti Azzurri d’Italia. «La sicurezza viene prima di tutto – fanno sapere dal Circolo –. I giovani che giocano nei nostri campi vengono in bici e perciò potranno passare sul ponte. Chi verrà in auto perderà cinque minuti in più, ma non penso sarà un dramma». «I lavori forse andavano fatti in estate con le scuole chiuse – ha precisato Erich Steininger, uno dei titolari del ristorante-birreria La Perla di via Malsicura –. Speriamo che il meteo sia clemente così che il cantiere possa terminare anche prima del previsto». Quanti saranno i disagi «lo scopriremo solo vivendo – ha spiegato Luca Gardenghi, proprietario del bar Renzo –. Ci aspetta un inverno duro, ma l’intervento andava fatto e le polemiche ora non servono a nulla». Per uno dei collaboratori storici della gestione della discoteca La Vie en Rose, Erik Lugaresi «un po’ saremo penalizzati anche noi, penso soprattutto a chi dal centro vorrà venire all’ultimo minuto a fare un giro e non avrà voglia di allungare il percorso. Un cantiere necessario, come hanno detto altri, ma per noi non c’era un periodo migliore di un altro».