Imola, Piratello, la Zoffoli lancia l’allarme: “Le tombe sprofondano nel terreno”

Imola

Tombe che sprofondano nel terreno. È la segnalazione, con tanto di foto allegate, arrivata ieri dall’associazione Padre Luigi Zoffoli - e firmata dal presidente Francesco Grandi - che da anni combatte per la restaurazione del cimitero del Piratello. «Ci duole molto tornare su questo argomento, ma vista la situazione e quantomeno per coerenza con il nostro percorso non ci possiamo sottrarre dal segnalare ancora alcune situazioni di criticità che affiggono il cimitero monumentale del Piratello - scrive Grandi -. Giovedì scorso, proprio facendo visita a mio zio, tumulato nel Gran Campo di terra, mi sono trovato davanti a immagini che si commentano da sole. È evidente che le abbondanti e anomale precipitazioni piovose possano avere conseguenze nel terreno sottostante un naturale smottamento, che produce un abbassamento di un terreno già molto “lavorato” da tumulazioni ed estumulazioni. Vista però l’entità del fenomeno, ci viene anche il dubbio che magari qualcosa “sfugga” a qualcuno durante quelle operazioni».

Per Grandi «è una vergogna che si stanzino risorse enormi per l’autodromo e soltanto 160mila euro per il restauro di un cimitero storico come quello del Piratello. Servirebbe un progetto redatto da tecnici che sappiano quello che fanno. È l’unico dove si vedono immagini del genere e noi vogliamo continuare a tenere i riflettori accesi su un luogo tanto caro agli imolesi. Non vogliamo fare polemica, ma cercare di risolvere un problema».

Così l’associazione si pone una domanda. «La terra che viene riposta sulle bare al momento della sepoltura perché non viene un minimo pressata e compattata, cosicché con l’assestamento e le piogge si possa poi limitare il fenomeno? - conclude Grandi -. Al momento della tumulazione di mio zio avvenuta a luglio ho visto riporre la terra senza nessun’altra avvertenza».

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