Imola, nuovi arredi in centro storico ma non in piazza Matteotti

Imola

C’è chi ha esultato quando le ha viste comparire agli angoli della piazza Matteotti fra martedì e mercoledì scorso: nuove panchine in piazza per sedersi liberamente. Ma non ci sono già più, quanto meno non nella piazza principale dove restano le uniche due sedute in cemento di sempre, sotto i portici del Sersanti. «Le abbiamo messe lì all’inizio ma la loro collocazione interferiva con il mercato ambulante - spiega l’assessore Pierangelo Raffini -. Abbiamo quindi distribuito le panchine, arricchite da fioriere che contengono piante (lecci, viburno, loropetalum, osmanto odoroso), fra piazza Caduti per la libertà, dove sono state ridotte in dimensioni, in via Appia e lungo la via Emilia sia verso porta dei Servi che verso Bologna, in via Garibaldi di fronte all’ingresso dell’Università». Nuovi arredi in legno e acciaio corten, annunciati da tempo e costati circa 65mila euro, che al momento non verranno posati in piazza Matteotti. «In piazza Matteotti creano problemi agli spostamenti dei mezzi degli ambulanti del mercato settimanale - sottolinea Raffini -, un mercato molto importante anche per il commercio in sede fissa, si tratta quindi di trovare, necessariamente, una mediazione. Inoltre ci sono nuovi spazi che apriranno, come il nuovo ristorante di Max Mascia che a sua volta avrà diritto a uno spazio dehors. Stiamo lavorando a una mappa del mercato più compatta, e, quando sarà chiarita la nuova normativa del Governo in materia, vorremmo ragionare di concessioni stabili per dare un ordine costante allo stesso mercato». Oggi il mercato conta, sui tre giorni di presenza, una novantina di operatori, una buona parte dei quali si aggiunge volta per volta in base alle disponibilità dei posti liberi creando quindi una situazione mutevole. Il centro quindi si abbellisce con nuovi arredi, ma resta il fatto che nella piazza principale i posti per sedersi sono al tavolino di un locale, di quelli apertiti o che apriranno.

Il sindaco

I nuovi arredi sono una ventina, tra fioriere e panchine di diverse dimensioni. «Continua l’impegno per il centro dopo il rilancio dell’ex-Dulcis (oggi Contro Corrente, ndr), l’assegnazione dell’ex-Bacchilega, oltre alla rifunzionalizzazione dei locali ex-Telecom e dell’Agenzia del Demanio, e ricordo anche recentemente 75.000 euro di finanziamenti a fondo perduto per esercenti e imprese del centro volti a riqualificazione e ristrutturazione di arredi interni ed esterni, impianti e iniziative - sottolinea il sindaco Marco Panieri -. Sugli arredi ritorna il tema del decoro urbano, che per noi è sempre stato molto importante, in sinergia con le attività del centro, e quello della sostenibilità, avendo voluto scegliere arredi green con elementi naturalistici che contribuiscono alla vivibilità delle strade e delle piazze. Il posizionamento è stato concordato non solo con i flussi e i luoghi significativi della città, ma anche con l’interlocuzione e le richieste provenienti dalle realtà che il centro lo vivono, come l’Università di Bologna. Rimangono altre cose da fare, ad esempio stiamo studiando interventi sui parcheggi e altre iniziative, ma credo che, specialmente negli ultimi mesi e con le nuove aperture, si stia cercando di realizzare quel cambio di passo che è alla nostra portata. Ribadendo l’invito a tutti gli imolesi a vivere di più il centro storico, ritengo serva anche uno sforzo di percezione e narrazione da parte di chi lo vive e lo frequenta».

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