Imola, nuove regole per i saldi e vademecum dell’Ascom

«I saldi estivi - commenta Andrea Martelli direttore generale della Confcommercio Ascom Imola - rappresentano una vera opportunità per i consumatori di trovare a prezzi convenienti merce di assoluto valore, si potranno fare dei veri affari acquistando nei negozi di prossimità, che garantiscono da sempre un servizio di qualità basato sulla fiducia e sulla relazione con il cliente contribuendo, così, al sostegno e alla vitalità dei nostri centri urbani ed alimentando l’economia delle nostre città». Oltre a ribadire il divieto di effettuare scontistiche nei 30 giorni antecedenti i saldi, è ora obbligatorio effettuare lo sconto a partire dal prezzo più basso applicato sul prodotto nell’ultimo mese di vendita, ricorda l’associazione di categoria. Resta l’obbligo di dover segnalare la percentuale di sconto applicata, ma il venditore dovrà ora applicarla al prezzo più basso da lui praticato nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi.
Per i saldi invece, ovvero quando la riduzione di prezzo aumenta progressivamente durante una medesima campagna di vendita senza interruzioni il prezzo precedente è quello che si applica alla prima riduzione di prezzo e per le riduzioni successive, il prezzo precedente è il prezzo originario di partenza della campagna di vendita. Questo è quanto prevede, fra le altre cose, il “Decreto Omnibus” sull’obbligo di indicazione del “prezzo precedente”, cioè il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni precedenti lo sconto. L’Ascom invita tutti gli operatori commerciali del territorio a rivolgersi a uno specifico sportello di Confcommercio Ascom Imola per avere delucidazioni sulla normativa (0542 619611 e/o saldi@ascomimola.it .
La stessa associazione ripropone poi anche quest’anno un vademecum per i clienti, affinché possano beneficiare degli sconti nella totale tranquillità delle regole fissate. Ad esempio: la possibilità di cambiare la merce è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, tuttavia, se il prodotto è danneggiato o non conforme scatta l’obbligo di riparazione o sostituzione. Mentre non c’è obbligo di far provare i capi in vendita, per i pagamenti le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante, pena una sanzione fissata per legge. I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Il cartellino di vendita deve recare il prezzo normale di vendita, lo sconto, il prezzo finale.