Imola, minaccia il vicino a cui danneggia l’auto. In casa aveva una pistola, denunciato

Imola
  • 11 giugno 2024

Che fra quei due vicini di casa non corresse buon sangue era cosa risaputa, già nel recente passato la polizia era intervenuta per calmare gli animi. Sabato all’ora di pranzo, però, i toni accesi sono diventati minacce, proferite fra l’altro nel cortile di casa in presenza di testimoni, e la polizia questa volta ha proceduto anche alle denunce. A scatenare l’ennesima lite nel condominio di villette a schiera in una via del quartiere Pedagna, è stato un parcheggio fatto male. Uno dei residenti, un imolese di 47 anni, nel parcheggiare la propria vettura aveva urtato quella del suocero del vicino.

L’uomo che si è visto urtare la macchina ha chiamato il parente in sua difesa, un 48enne, ed è così che fra i due quasi coetanei è scoppiata la lite furibonda. Il familiare di chi aveva subito il danno si è visto minacciare da chi il danno lo aveva procurato, in primis con una bomboletta. Con quella gli avrebbe spaccato la faccia, ma – avrebbe detto il più iracondo dei due – sarebbe stato meglio che la finisse perché in casa aveva anche una pistola. A buon intenditor poche parole. Una minaccia in realtà esplicita proferita anche in presenza dei figli del minacciato, che a quel punto hanno chiamato le forze dell’ordine. Quando la polizia è arrivata sul posto ha trovato la vittima che ha raccontato la sua versione. Gli agenti hanno quindi suonato al campanello dell’autore delle presunte minacce, che vive con la madre nello stesso condominio. Quest’ultimo ha ammesso di aver litigato col vicino e alla richiesta sulla presenza dell’arma si è ricordato, così ha detto, di avere una pistola in casa che era stata di suo padre e di suo nonno.

A quel punto è scattata la perquisizione domiciliare e in un cassetto del comò è stata trovata una Beretta con anche una scorta di proiettili, in parte nel caricatore non inserito. La pistola risultava essere stata registrata nel 1951 dal nonno del 47enne, appartenuta poi a suo padre, deceduto una ventina di anni fa, ma nel tempo nessuno aveva denunciato regolarmente il suo possesso. D’ufficio è quindi scatta la denuncia per minacce aggravate a carico del 47enne, che dovrà rispondere insieme alla madre pensionata con la quale convive, anche di detenzione abusiva di arma da fuoco.

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