Imola, malore per una infermiera in ospedale: “Siamo sfiniti, così non si va avanti”

Imola
  • 19 marzo 2024

L’ospedale di Imola è a corto di infermieri. E non ha operatori socio-sanitari nelle ore notturne. “Siamo sfiniti”, al punto che “una collega ha persino avuto un malore in pieno servizio”. A denunciarlo sono gli stessi professionisti del nosocomio imolese, attraverso il sindacato di categoria Nursind. “Non è possibile andare avanti in questo modo - afferma Anna Fabiano Esposito, delegata per l’Ausl di Imola- in diversi reparti ad alta intensità di pazienti, come ad esempio geriatria od ortopedia, siamo sempre meno e non ci sono Oss al nostro fianco, soprattutto di notte, quando ci sono solo due infermieri di turno che devono svolgere contemporaneamente anche altri compiti che non dovrebbero competere loro”. In poche parole, afferma la rappresentante del Nursind, “siamo a pezzi. Il burnout è sempre più diffuso fra i nostri colleghi, costretti spesso a saltare i turni di riposo, con conseguenze sia sulla propria qualità della vita e sulla gestione del tempo fra impegni personali e lavoro, ormai inesistente, sia sulla qualità dell’assistenza che si dovrebbe garantire ai pazienti”. Per Antonella Rodigliano, segretaria regionale del Nursind, “si tratta di una situazione cronica e complicata, che denunciamo ormai da tempo: servono nuove assunzioni nelle nostre aziende sanitarie, gli infermieri non ce la fanno più. Si investe sempre di meno sul personale e le piante organiche carenti non fanno che pesare su chi rimane al proprio posto, praticamente in qualsiasi reparto, dove le carenze nell’organizzazione interna pesano notevolmente sul benessere lavorativo dei professionisti”

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