Imola, la piscina riapre l’8 settembre: resta un solo abbonamento, più caro

La segnalazione di disappunto arriva da un cittadino, anche se gli appassionati di nuoto in città ormai sono tantissimi, tanti da riempire a volte come un uovo la piscina. Il gestore conferma che la politica dei prezzi è cambiata. «Il costo dell’abbonamento adulti per 9 mesi è passato da euro 340 ad euro 810 (aumento del 138% !!!!), mentre quello per gli studenti è passato da euro 200 ad euro 810 (aumento del 305%, per agevolare anche gli studenti fuori sede ?) - lamenta il cittadino -. È evidente che la linea politica è far sì che i cittadini/contribuenti nuotino il meno possibile contrariamente ad un qualsiasi servizio pubblico che dovrebbe invitare i cittadini a praticare uno sport che apporta numerosi benefici alla salute».
«Gli aumenti ci sono, ma l’interpretazione non è corretta. Quello che non c’è più sono gli abbonamenti promozionali che avevamo avviato alcuni anni fa e mantenuto fino allo scorso 31 maggio -spiega il direttore della Geims, Lorenzo Muscari -. Ora resta solo l’abbonamento mensile, passato dai 70 euro dell’anno scorso, a 90 euro. Ma l’abbonamento annuale non esiste più, e nemmeno quello semestrale o trimestrale».
Il cittadino in fondo altro non ha fatto che moltiplicare 90 euro per i nove mesi di una stagione al coperto, valida ovviamente per un assiduo nuotatore che voglia mantenersi in costante allenamento. In questo senso il conto torna e la cifra in effetti sarebbe molto più alta.
«Quegli abbonamenti a prezzi molto bassi, che seguivano logiche promozionali eccezionali ad esempio andavano comprati con molto anticipo, erano frutto di una campagna per rilanciare il nuoto libero, che risale a quando decidemmo di tenere aperta la piscina fin dalle 6.30 del mattino e l’obiettivo era riempirla - spiega Muscari -. Ora la piscina è strapiena ed è anche capitato che chi aveva fatto un abbonamento si era ritrovato nelle condizioni di non riuscire a nuotare perché la piscina era già piena. Per questo si è deciso che quegli abbonamenti avevano fatto il loro tempo. Non si può vivere sempre di promozioni, i conti devono tornare, dunque abbiamo deciso di cambiare politica. Aldilà del biglietto giornaliero che costa 8,5 euro, abbiamo abbassato il costo della tessera a scalare, che esiste dal 1995. Dopo la prima ora oggi si scaleggiano 5,10 euro, l’anno scorso erano 5,30, poi dall’ora in poi si aggiungono trenta centesimi ogni dieci minuti. Ma con l’abbinamento mensile a 90 euro, andiamo comunque incontro a chi volesse venire sei volte a settimana, 90 diviso 24 volte fa meno di 4 euro a volta. Ci sembrano tariffe adeguate per i servizi che la struttura offre».
Ieri era l’ultimo giorno di apertura della piscina all’aperto, quella coperta riaprirà l’8 settembre prossimo. Con questi prezzi c’è da credere che gli accessi diminuiranno e calerà il numero di chi pratica nuoto libero in città, gli abbonati erano circa 500 fino al 31 maggio scorso. «Non è certo questo il nostro primo obiettivo. Oggi la media è di mille persone che ogni giorno accedono al palazzetto per praticare sport, non solo nuoto. Forse ci saranno meno presenze in piscina, ma manterremo in equilibrio gli incassi» dice Muscari. E se dovesse confermarsi l’affollamento registrato fin qui, si può dire che Imola abbia bisogno di una piscina nuova? «Tre piscine è esagerato, c’è anche l’Ortignola, ma una piscina nuova certamente sarebbe un sogno. Questo impianto oggi ha 55 anni, e assorbe molte risorse per garantirne la manutenzione e tenerla aperta».