Imola, la Fiera del Santerno chiude e festeggia con la nascita di un vitello GALLERY

Imola
  • 23 giugno 2025

IMOLA. La 13esima edizione della Fiera Agricola del Santerno, che ha animato il complesso di Sante Zennaro a Imola, da venerdì scorso a ieri sera, è stata la più partecipata di sempre: più visitatori, ma anche più partecipazione agli stand, più vendite e più attività. Aziende agricole, artigiani, produttori, enti, associazioni hanno rilevato una crescita significativa della partecipazione e dei consumi rispetto alle edizioni precedenti, “segno tangibile del radicamento e dell’attrattività di un appuntamento che coinvolge un pubblico sempre più ampio e trasversale”. Il programma, con oltre 120 realtà presenti, ha spaziato tra laboratori per bambini, dimostrazioni dal vivo, rassegne zootecniche, enogastronomia e momenti di educazione ambientale, con particolare attenzione alla valorizzazione dei prodotti locali e alla promozione della filiera corta. Nel dettaglio, la Fiera ha ospitato 61 aziende agricole, nove realtà del florovivaismo, 27 espositori di macchine e attrezzature, quattro di piccoli animali, sei sagre del territorio, cinque birrifici artigianali e 29 enti e associazioni coinvolte, oltre a più di 100 allevatori partecipanti. Inoltre, ha dato vita alla più grande rassegna zootecnica dell’Emilia-Romagna con 108 asini, 55 bovini, 46 cavalli, 65 ovicaprini, 200 capi avicoli e otto cani da pastore. E ieri, addirittura, intorno alle 12.30, all’interno della fiera, è venuto alla luce un vitello di razza Bovino-Romagnola. “Un momento autentico e suggestivo, che ha richiamato l’essenza più profonda della manifestazione”. Il vitello è stato simbolicamente chiamato “Santerno”, a suggellare il legame tra natura, tradizione e comunità che la fiera incarna.

La Fiera agricola, dicono il sindaco Marco Panieri e l’assessore Pierangelo Raffini, “si conferma, edizione dopo edizione, non solo la più importante manifestazione agricola del nostro territorio, ma una delle più rappresentative dell’intera Emilia-Romagna per qualità, pluralità di attività e capacità di coinvolgimento. È una fiera che unisce tradizione e modernità, che parla a tutti -dai più piccoli alle imprese- e tiene vivo il legame tra città e campagna, tra cultura del lavoro e tutela dell’ambiente”. Il “successo straordinario” di quest’anno, aggiungono Panieri e Raffini, è “frutto della passione e dell’impegno corale di tanti: operatori, volontari, dipendenti comunali, associazioni e cittadini”. Il Comune di Imola ora si pone l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il dialogo con il mondo agricolo, le scuole, i giovani e l’innovazione, continuando a fare della Fiera Agricola del Santerno, “un vero laboratorio permanente di futuro sostenibile, qualità e valori”.

Per Confagricoltura Bologna, “assistere ad un’affluenza così importante di persone, soprattutto famiglie con bambini, è un ottimo segnale e fonte di grande soddisfazione, in quanto ci permette di far conoscere il volto vero dell’agricoltura imolese, fatta di competenza, passione e capacità di adattarsi alle nuove sfide, dal cambiamento climatico alla digitalizzazione. Le aziende agricole sono presìdi di qualità, custodi del paesaggio e protagoniste dell’innovazione sostenibile”. La Fiera, inoltre, è stata l’occasione di confronto tra associazioni agricole e Istituzioni locali, a partire dal Comune, per “scambiare idee e opinioni sul presente e futuro” dell’agricoltura che sconta “difficoltà di mercato per alcune colture” e i problemi del cambiamento climatico, dice di Davide Venturi, presidente di Confagricoltura Bologna.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui