Si chiama “Olio Libera mente. Scegli di gustare non di giocare” la rassegna di eventi del presidio di Libera Imola pensati per il Baccanale. Un fine settimana, dal 25 al 27 ottobre, di incontri e degustazioni promossi da Libera, insieme a Cooperare con Libera Terra, in locali slot-free per presentare l’olio, protagonista quest’anno nella kermesse, prodotto e utilizzato da alcune realtà che lavorano sui beni confiscati alle mafie. Appuntamenti realizzati grazie al finanziamento del “Fondo gioco d’azzardo” assegnato all’Ausl di Imola.
«Con questo progetto vogliamo costruire una rete virtuosa tra un prodotto simbolo della nostra civiltà come l’olio, le cooperative di Libera Terra che con le loro storie di coraggio, lotta e speranza lo producono o utilizzano e alcuni locali slot-free che aderiscono all’iniziativa istituita dalla Regione impegnandosi a non installare apparecchi per il gioco d’azzardo oppure a dismettere quelli già installati» spiega Mary Raneri, referente del presidio di Libera Imola.
Il fenomeno del gioco d’azzardo in Emilia-Romagna è purtroppo molto diffuso, ma com’è la situazione a Imola? «Al momento non abbiamo dati disponibili perché l’ente addetto è l’Ausl e in particolare il Sert - ammette Raneri -. Una bella notizia, però, è che grazie al lavoro del Comune con l’Ausl, Libera e Caritas si è riusciti a eliminare le slot machine da tutti i centri sociali della città». Sull’attività dello sportello antiusura, attivo di nuovo dallo scorso 12 settembre, invece «non vorrei anticipare molto perché in questi giorni manderemo un comunicato ad hoc sulle diverse casistiche incontrate» conclude.