«Per i prossimi cent’anni, l’augurio è che la Formula 1 torni qui». E’ la battuta con cui il sindaco di Imola Marco Panieri, ha aperto ieri i lavori degli “Innovation days Emilia-Romagna. Dall’AI alla Green energy”, il roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria all’Autodromo. Panieri ha rivendicato il ruolo strategico di Imola, «città ponte tra Emilia e Romagna», dove innovazione industriale, turismo, tecnologie e funzioni culturali convivono armonicamente. «L’autodromo è un contenitore pubblico, un fiore all’occhiello internazionale che stiamo valorizzando ogni giorno» ha detto Panieri , che ha sottolineato come la città voglia posizionarsi come «ecosistema attrattivo per imprese, ricerca e nuove tecnologie», citando il recupero dell’Osservanza. L’inaugurazione del primo 30% dell’area riqualificata è prevista a breve. Panieri ha inoltre ricordato la collaborazione con l’Università e le aziende, che ha portato alla sperimentazione costante di soluzioni industriali e infrastrutturali avanzate, dall’utilizzo di nuovi materiali per l’asfalto alla creazione della prima comunità energetica del territorio. In apertura del 2025 è attesa anche la nuova «arena sostenibile per concerti, integrata con l’autodromo» di cui, ha detto «non esistono esempi simili in Italia». In chiusura, il sindaco ha invitato imprese e investitori a considerare Imola come laboratorio avanzato di sviluppo: «Qui si può sperimentare bene: dimensione urbana, qualità della vita e dotazioni rendono il territorio un ottimo cluster per testare nuove idee. Vogliamo offrire opportunità concrete e garantire prospettive alle imprese anche nei passaggi generazionali».
Per parte sua il presidente della Regione Michele De Pascale ha ricordato come la regione sia seconda in Italia per valore dell’export. Questo risultato, ha aggiunto, è frutto di una concentrazione unica di manifattura ad alto valore aggiunto: «Quando parliamo di automotive, parliamo di Ferrari, Lamborghini, Ducati e di tutta la catena del valore che permette a questi marchi di essere tali. Accanto ai distretti dell’auto, De Pascale ha citato biomedicale e ceramica, ricordando che quest’ultima produce tra Sassuolo, Imola e Faenza «realtà di primaria importanza».