Imola, il sindaco Panieri: “La festa di San Cassiano ci richiama al valore della pace”

Per la ricorrenza di San Cassiano, il sindaco Marco Panieri ha inviato un messaggio agli imolesi: “In occasione della solennità di San Cassiano, Patrono della nostra Città e della Diocesi di Imola, desidero rivolgere a tutte e a tutti voi un pensiero di vicinanza, di gratitudine e di speranza. San Cassiano di Imola, che è stato educatore e testimone di fede fino al martirio, rappresenta una figura profondamente legata alla nostra identità collettiva.
La sua vita ci ricorda l’importanza della testimonianza, del coraggio e della coerenza, anche nei momenti più difficili. Valori che, ancora oggi, possono e devono guidarci nel nostro impegno civile, comunitario e istituzionale. La festa del nostro Patrono non è soltanto un momento religioso, ma è anche un’occasione per riscoprire il senso di appartenenza alla nostra comunità e alla nostra storia. I tanti appuntamenti previsti, fra gli altri, il corteo storico, la biciclettata per la pace e il pranzo di solidarietà, testimoniano una città che vuole essere viva, solidale e capace di tenere insieme spiritualità, tradizione e attenzione agli altri.
Rivolgo un sincero ringraziamento alla Diocesi di Imola, a Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Mosciatti e a tutte le realtà parrocchiali, pastorali e associative, per il prezioso lavoro quotidiano che svolgono nella nostra comunità. L’impegno che condividiamo, anche negli ambiti sociali, educativi, abitativi e di contrasto alle fragilità, è un ottimo esempio di collaborazione per il bene comune. Tra le difficoltà legate al costo della vita, le emergenze e le ferite lasciate dalle alluvioni, sappiamo bene che non è un periodo semplice. Eppure il nostro tessuto sociale – fatto di relazioni, volontariato e prossimità – tiene ed è una garanzia di coesione, grazie anche al ruolo fondamentale che Comune e Diocesi svolgono come pilastri di questa rete.
Viviamo un tempo segnato da grandi incertezze. Le tensioni internazionali, i drammi umanitari – penso in particolare alla situazione in Medio Oriente, alla Striscia di Gaza, la cui condizione è inaccettabile e che non può più trovarci indifferenti - ci interrogano profondamente sui tempi che siamo chiamati a vivere. Non dimentichiamo, inoltre, il dramma che sta vivendo anche la martoriata Ucraina, vittima di un’invasione brutale e senza alcuna giustificazione legittima. In questo contesto, anche il nuovo Papa Leone XIV ci è d’esempio con il suo costante richiamo a una Chiesa vicina agli ultimi, capace di parlare al cuore delle persone e di farsi voce di pace in un mondo attraversato da troppe ingiustizie. Oggi più che mai, sentiamo il dovere di richiamare il valore della Pace come responsabilità collettiva e quotidiana, rilanciando l’impegno, citato molto spesso dal Vescovo Mosciatti, ad essere “artigiani di pace”, una definizione che trovo particolarmente efficace. Non è un’utopia, ma una scelta che interpella ciascuno di noi nei gesti, nelle parole, nei rapporti umani e anche istituzionali.
San Cassiano è anche Patrono degli scrittori. Con la sua ispirazione e la sua storia, in questo tempo in cui spesso la parola viene usata per dividere e accrescere odio, vogliamo ricordarci ed impegnarci a usare la parola per costruire, per curare, per educare. Che questa ricorrenza possa essere, per tutte e tutti, un’occasione di festa autentica, di incontro e di riflessione. Continuiamo insieme a prenderci cura della nostra città con passione, determinazione e spirito di servizio, costruendo ogni giorno una comunità più giusta, accogliente e unita. Buona festa di San Cassiano!”