Imola, il sindaco Panieri: “Il 2024 sarà un anno in cantiere e c’è un piano per il centro storico”

Imola

Il tribolato 2023 si è chiuso con una buona cosa: l’avvio dei lavori all’Osservanza. Il 2024 si aprirà con la presentazione di un piano straordinario per ravvivare il centro storico, che ne ha davvero bisogno. «Se il 2023 è stato un anno sfidante, quello nuovo sarà un anno in cantiere. Tutta la città è un cantiere, perché la vogliamo cambiare innovare, sviluppare. Ci saranno anche dei disagi, perché quando si lavora succede così, ma il risultato finale credo che sarà soddisfacente per tutti». L’energia dei trent’anni sorregge un sindaco Marco Panieri in perenne movimento che nel saluto di fine 2023 alla stampa locale mette sul piatto non tanto le cose già fatte ma quelle avviate e che stanno prendendo forma e quelle che arriveranno nei prossimi due anni. Il suo primo mandato, in cui si è trovato ad affrontare già una pandemia e una doppia alluvione, finirà a maggio 2026. Per pensare alle elezioni quindi c’è ancora un bel po’ di tempo, ma di sicuro non fa segreto di avere in animo anche un secondo giro. «Fino al 2026 metteremo a terra 250 milioni di investimenti, una cifra che questa città non ha mai visto e questo riducendo contestualmente il debito pubblico di altri 9 milioni - sintetizza il primo cittadino -. Vorrei vedere anche il privato crederci sempre di più e a sua volta investire in maniera consistente, sarebbe un bel segnale».

Osservanza

I cantieri in quella che diventerà la cittadella della scienza e delle arti, sono partiti e il cronoprogramma prevede la conclusione della trasformazione di alcuni padiglioni, entro giugno 2026, nella nuova sede del circondario e museo della psichiatria, nuova sede dell’Accademia pianistica, e delle ex officine trasformate in sedi per startup e aziende innovative, più l’ex centrale elettrica mutata in infopoint della bicipolitana. Lavori per 17 milioni intercettati con il Pnrr che cambieranno volto e fruizione dell’ex manicomio più grande della città. «La novità è che a marzo si aggiungerà anche il bando per i lavori dell’Università per lo studentato in un padiglione mentre per l’altro si era pensato di destinarlo ad aule, ma potrebbero esserci anche altre novità, ne stiamo discutendo con il rettore», dice Panieri.

Piano per il centro storico

E’ poi quasi tutto pronto per presentare a febbraio il piano straordinario per il centro storico che passa anche per una nuova illuminazione (11mila nuovi punti luce sull’intera città realizzati da Hera fin qui al 40%). «Il 12 gennaio ci sarà la prova delle nuove luci architetturali per la Rocca, come accadrà anche per piazza Matteotti - annuncia il sindaco -. Il nostro centro dobbiamo viverlo di più, certo le cose sono cambiate e non si tornerà indietro ai tempi “delle vasche” che qualcuno ha ancora in mente. Ma di sicuro oggi mancano spazi e questi vanno attivati, ma serve che anche le imprese commerciali e artigiane ci credano. Stiamo incontrando tutti i principali proprietari di immobili del centro per capirne le intenzioni e le potenzialità, abbiamo incontrato anche i commercianti ed esercenti più propositivi per pensare insieme a un calendario di eventi. Ho incontrato i nuovi gestori del Dulcis che apriranno a brevissimo e sono convinti dell’investimento sul centro, sono una azienda familiare molto motivata. Per l’ex Bacchilega le interlocuzioni sono in corso, mentre abbiamo chiuso la trattativa con il Demanio acquisendo tre nuovi locali in via XX Settembre: dove c’era un tempo la Tazza d’oro nascerà una galleria d’arte, e in altri spazi intendiamo creare occasioni per associazioni e creativi. Sempre in zona si apriranno poi spazi di co-working delle Poste italiane, insomma in questo quadrante si creerà più movimento». Per l’ex bar Colonne, che fa parte del maxi cantiere di palazzo comunale, la situazione è invece in stallo. «Per il palazzo comunale sono già stati spesi 5 milioni, per completare il restauro ne servirebbero altrettanti» dice il sindaco lasciando intendere che sono da trovare. C’è poi dell’altro: l’ok della Soprintendenza per l’intervento ai giardini San Domenico, che partirà.

Strade

Quando parla di “disagi da cantiere” Panieri fa riferimento alle opere stradali. La Bretella già presentata attende la firma del ministero delle Infrastrutture in calce alla convenzione con Società autostrade inviata a settembre dal Comune a Roma. Dopodiché partiranno il piano di espropri e la progettazione esecutiva. Ma a parte questo sono altri tre gli assi su cui la giunta vuole concentrarsi nel 2024: via Lasie, Selice, Gambellara, con il piano strada da rifare e la rispettiva messa in sicurezza.

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