Imola, il maggiore Andrea Oxilia saluta dedicando alla città una sua poesia in lingua cimbra

Imola
  • 17 settembre 2024

Ha corso, allenandosi, lungo i sentieri dei parchi cittadini e le strade dando il passo anche al sindaco, passeggiato pensando alle vallate del suo paese montano in riva al Sillaro e al Santerno. Ha risposto ad ogni singola chiamata che arrivava da una scuola dove un dirigente avesse un problema, conosce tutte le associazioni che lavorano sul territorio, si è adoperato anche per l’albero di Natale della piazza, che arriva da qualche anno dalle foreste della sua Folgaria. Ama di Imola «il fatto che dalla finestra entrano insieme i rombi dell’autodromo e le note di Chopin di qualcuno che studia al pianoforte», ha imparato cos’è “il frullo”, che «la minestra non è il brodo ma il primo piatto», e che si può anche dire, solo qui, «ho rimasto... ma qualcosa voglio lasciare anche io». Il maggiore dei carabinieri Andrea Oxilia ha imparato la lingua degli imolesi e il regalo che lascia andandosene dopo cinque anni, alla volta ora del comando provinciale di Mantova, è la testimonianza di un linguaggio che è diventato comune. Ieri nella sala del consiglio comunale gremita di autorità, ufficiali dell’Arma, carabinieri in servizio ed ex, sindaci, vescovo, associazioni, aziende, lo staff dell’autodromo, insomma tutta la città che lo ha accolto e salutato con lunghi applausi, a sorpresa ha donato una poesia alla città “D’un sorso Imola” scritta e declamata nella lingua della sua vallata, il cimbro, tradotta in dialetto imolese dal maestro Franco Scala dell’Accademia pianistica (letta ad alta voce dal presidente del consiglio comunale Roberto Visani) e tradotta per tutti in italiano. «L’Arma dei carabinieri è un elemento culturale fondamentale nella storia del nostro Paese -ha detto Oxilia -, porta la sua cultura attraverso quelle culture di ogni carabiniere che arriva da ogni parte d’Italia e la riversa sui territori e a sua volta respira la cultura di quel territorio, la assume , si compenetra. Di questo è fatta la nostra identità nazionale e la vera unità d’Italia». Il suo successore al comando della Compagnia carabinieri di Imola sarà il capitano Domenico Lavigna.

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