Imola, Giorno della Memoria, il sindaco Panieri: “Grazie alle scuole per il loro contributo” - Gallery




Imola ha celebrato il giorno della Memoria con una cerimonia piena di valori profondi e di voglia di non dimenticare gli orrori del passato. Questa mattina, alle ore 10.30, in Via Giudei si è svolta la cerimonia di Deposizione di una corona alla lapide in ricordo delle persecuzioni razziali, alla presenza del sindaco Marco Panieri, del vice sindaco Fabrizio Castellari, degli assessori Pierangelo Raffini, Elisa Spada, Daniela Spadoni, del presidente del Consiglio comunale, Roberto Visani e del vice presidente Nicolas Vacchi, delle autorità militari e religiose e dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni d’Arma, Anpi e Aned.
Così il sindaco Marco Panieri sui social: “Auschwitz ci ricorda, ci insegna ogni giorno di quali orrori può essere capace l’uomo, anche il più istruito e apparentemente civilizzato, se si lascia catturare dall’odio, dal fanatismo, da teorie aberranti. Ci tengo a ringraziare le scuole per il contributo dato anche quest’anno al calendario delle iniziative. In questo mondo scosso da numerosi conflitti, ci stiamo abituando ad una costante e massiccia violenza sulla popolazione civile, che è divenuta arma gratuita e strategica con una precisa volontà di terrorizzare e inginocchiare i popoli. A fronte di questa spirale drammatica, che produce solo nuovo odio e nuova violenza senza alcuna risoluzione, dobbiamo riaffermare i valori civili, umani e comunitari che hanno fatto crescere le nostre civiltà: pace, solidarietà, rispetto, democrazia. Riscoprire la cultura del dialogo ed essere “artigiani di Pace”, nella vita di tutti i giorni, a scuola, a lavoro, con gli amici, fra di noi. Dobbiamo reagire, portare questo tema all’attenzione della collettività e dell’opinione pubblica, stimolare una nuova coscienza collettiva che possa scuotere le coscienze e porre il rispetto e la dignità dell’esistenza umana al centro del nostro impegno. Perché quando questo viene meno, gli incubi del passato si ripresentano. A noi il compito di impedirlo, saldi nei nostri valori e nei nostri principi”.