Imola Formula uno, edizione record: oltre 240mila tifosi ora si lotta perché non sia un addio VIDEO GALLERY

Imola

E’ dura pensare che l’edizione dei record sia anche quella dell’addio della F1 al circuito del Santerno. Un trauma già vissuto dalla città nel lontano 2006 che a distanza di vent’anni potrebbe ripetersi. Ieri le interlocuzioni fra chi dovrà decidere se mitigare il colpo almeno con un “arrivederci” sono state fitte e prolungate. A Imola è arrivato anche il capo supremo della Fia Mohammed Ben Sulayem che ha incontrato il ministro dello Sport italiano Andrea Abodi, i vertici dell’Aci e la Regione Emilia Romagna. Finita la gara, il Circus ha subito cominciato a smontare le tende, per spostare la carovana alla prossima tappa con il suo ritmo frenetico. Imola ripulisce e intanto inizia il suo calvario di attese e trattative.

Edizione dei record

I numeri sono esorbitanti: Aci conferma 242mila persone nei tre giorni di prove e gare, oltre centomila solo ieri. Oltre 100.000 le presenze nel centro storico durante le tre serate dell’Imola Fan City Experience. «Un risultato che conferma quanto questo evento sia amato, apprezzato e unico al mondo, per la sua capacità di unire sport, cultura, enogastronomia e territorio - commenta il sindaco Marco Panieri-. È stata una prova organizzativa di altissimo livello, possibile grazie al lavoro corale di un’intera comunità: istituzioni, forze dell’ordine, volontari, associazioni, operatori economici e partner pubblici e privati. Ora, alla luce di questo successo, abbiamo tutti , come sistema, una responsabilità: garantire continuità e futuro a questo Gran Premio. Il territorio ha dimostrato di esserci, gli investimenti ci sono e continueranno (anche sulle infrastrutture), le risorse per il 2026 sono pronte. Non possiamo disperdere un indotto di oltre 300 milioni di euro e una visibilità internazionale così rilevante per il Made in Italy. Imola è uno strumento per il sistema Paese, per far emergere l’Italia delle eccellenze. È il momento di continuare insieme, con determinazione e unità».

Il sindaco ha fatto un appello alla vigilia della gara e lo ha ribadito ieri : «Lo chiedo a tutti i tifosi, i residenti dell’Emilia-Romagna e del Paese anche a quelli dall’estero: che facciano sentire la propria voce. Noi ci siamo, con risorse a bilancio anche per 2026, pronti se dovesse saltare Madrid. Ma la verità è che dobbiamo lavorare in squadra e cogliere un’opportunità se non in continuità, almeno in rotazione. Questa soluzione è plausibile da tempo, oggi possiamo consolidarla. Le interlocuzioni di questi giorni sono andate bene, abbiamo visto disponibilità di tutti, c’è grande attenzione a lavorare e tessere con le imprese. Servono infatti due elementi: far sentire la volontà di questo Paese di continuare ad avere due tappe di F1. E’ una sfida per il Paese non di una città o di una Regione , poi serve il sostegno da parte delle imprese. Secondo me l’estate porterà consiglio».

Per parte sua Giancarlo Minardi presidente di Formula Imola, la società che gestisce l’autodromo, si dice soddisfatto: “Questo Gran Premio è stato un successo straordinario, con il record di presenze, ben 242mila nei tre giorni dell’evento: un dato che ci emoziona e ci riempie d’orgoglio. Il sole ha esaltato i colori del nostro Autodromo e ci ha accompagnato in una vera e propria festa di sport, dove l’affluenza record e l’energia del pubblico hanno dato ulteriore valore al lavoro svolto in questi mesi. Anche se qualche disagio può esserci stato, vivendo accanto a un centro abitato, ho visto con i miei occhi centinaia di sportivi prendere posto già dalle prime ore del mattino: segno che la passione per questo sport sa andare oltre ogni difficoltà. Questo Gran Premio rappresenta un modello vincente, fatto di sinergia tra sport, territorio e istituzioni, che dobbiamo continuare a coltivare. Imola si conferma protagonista e punto di riferimento internazionale per il motorsport. L’alternanza del Gp con altri circuiti può essere una buona soluzione, lo dico da tempo, può essere una buona soluzione, ma non spetta a noi decidere, noi dobbiamo solo fare il nostro meglio e credo che si sia visto ”.

Il governo e l’Aci

Il primo interlocutore chiamato in causa è il Governo. Ieri il titolare del dicastero dello Sport Andrea Abodi ha passato a Imola tutta la giornata. «Oggi si gioisce per questo spettacolo fantastico per cui ringrazio tutti gli organizzatori. Dobbiamo goderci le cose belle e lavorare perché proseguano - ha detto arrivando al paddock -. Sono stato già qui, ho visto l’autodromo nei giorni normali e oggi lo vedo in un’occasione speciale, speriamo di rinnovarlo. L’incremento dell’affluenza del pubblico a Imola rispetto allo scorso anno rappresenta un risultato estremamente significativo, frutto di un efficace lavoro di squadra che testimonia la capacità organizzativa del sistema-Italia. Un esempio concreto di come il nostro Paese sappia esprimere eccellenza anche nell’ambito dei grandi eventi sportivi internazionali, confermando ancora una volta il valore del Made in Italy”. Soddisfatto l’organizzatore, ovvero Aci Italia. «I numeri parlano chiaro: questo Gran Premio si è dimostrato un eccellente successo di pubblico, che conferma l’intensità dell’impegno, la qualità delle professionalità Aci e l’importanza del lavoro di squadra con tutti i soggetti coinvolti. Un ringraziamento sincero, a quanti hanno contribuito a questo straordinario risultato e alle decine di migliaia di tifosi e appassionati accorsi a Imola, da tutto il mondo», ha detto Tullio Del Sette.

La Regione

«Non si tratta solo di uno spettacolo sportivo che attrae migliaia di persone, ma è parte di una politica industriale, un obiettivo strategico per il Paese. Qui in Emilia-Romagna abbiamo le uniche due scuderie europee di Formula 1, c’è un tessuto industriale importantissimo nel settore - premette il presidente della Regione Michele De Pascale anche lui a Imola per due giorni di trattative e incontri -. Noi siamo disponibili a fare la nostra parte prendendo impegni di lungo periodo e ad aumentare anche in maniera significativa le risorse investite. Ovviamente il ruolo del Governo è centrale. Non dobbiamo nascondercelo, con Abodi e altri ministri abbiamo un rapporto molto corretto e credo che se tutti insieme saremo corrispondenti agli impegni che stiamo prendendo, mantenere la F1 è un obiettivo che possiamo raggiungere. In Emilia- Romagna prima facciamo la nostra parte poi chiediamo agli altri. Abbiamo una rete istituzionale che potrebbe coinvolgere anche altri partner, abbiamo tantissime imprese di questa terra che sono disponibili anche loro a entrare da protagonisti in questa sfida, serve che anche il governo aumenti l’impegno finanziario, e davanti a una proposta seria di lungo periodo da parte del territorio, possiamo chiedere anche alla Formula uno di essere fedele ai valori della sua storia che sono molto radicati in questo luogo . Questo è un luogo che quando la Formula uno ha avuto bisogno c’è stato e penso che anche questa cosa abbia un peso. In Emilia-Romagna una soluzione si trova sempre se ci si siede al tavolo».

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