Imola, ferrovia potenziata: Legambiente Medicina sta col comitato

Imola
  • 24 ottobre 2024

Sul tema del quadruplicamento della ferrovia da Bologna a Castel Bolognese non si era ancora pronunciata l’associazione ambientalista Legambiente Medicina che aveva difeso, di recente, la realizzazione dell’impianto di trattamento rifiuti inerti di Dozza, poi bloccato dalla Regione.

«Legambiente saluterà sempre positivamente la costruzione di nuove linee ferroviarie, sia in funzione del trasporto passeggeri che delle merci -esordiscono gli ambientalisti -. Riteniamo tuttavia necessario valutare l’impatto ambientale e paesaggistico del tracciato, fattore di non poco conto, che dai progetti proposti da RFI per il quadruplicamento della linea Bologna-Castel Bolognese al servizio dell’Alta Velocità e dell’Alta Capacità, sembra non essere certo trascurabile.

Visto e letto il progetto alternativo all’eco-mostro di RFI, presentato dal Comitato “No Viadotto”, lo riteniamo decisamente più compatibile e di buon senso per le caratteristiche del nostro territorio, già pesantemente martoriato da scelte cementificatorie, a dir poco selvagge ed irresponsabili, che hanno prodotto gravi conseguenze ambientali e notevoli penalizzazioni per il settore agricolo».

Per queste ragioni, condividono e sottoscrivono tutte le argomentazioni apportate dal Comitato “No Viadotto”, «che pare siano condivise anche dalle istituzioni locali e dalle associazioni agricole, che dovranno obbligatoriamente essere coinvolte da RFI con Ministero delle Infrastrutture, Città Metropolitana e Regione Emilia-Romagna nella stesura tecnica del progetto per verificarne la sua eventuale fattibilità».

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