La direzione aziendale di Enertronica Santerno comunicato alle organizzazioni sindacali Fiom Cgil e Fim Cisl l’intenzione di portare i libri in tribunale, avviando così la procedura di liquidazione giudiziale. Una comunicazione che desta forte preoccupazione tra i sindacati, considerato che all’interno del gruppo con sede a Castel Guelfo operano circa un centinaio di addetti tra tecnici, impiegati e operai.
«È necessaria la richiesta di un tavolo di crisi in Regione Emilia-Romagna e presso la Città Metropolitana di Bologna - dichiarano Valentina Giunta della Fiom Cgil di Imola e Antonino Liuzza della Fim Cisl Amb - poiché siamo fortemente preoccupati per il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti. Eravamo a conoscenza di una prima procedura di composizione negoziata, già conclusa, ma non di una seconda, terminata anch’essa negativamente e accompagnata dalla richiesta di esercizio provvisorio».
Nella mattinata di mercoledì le organizzazioni sindacali hanno incontrato tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori per condividere le informazioni ricevute e definire insieme le prossime iniziative.
«Attendiamo ora la nomina del curatore - proseguono i sindacati - ma nel frattempo ci attiveremo per chiedere l’apertura di un tavolo istituzionale di salvaguardia, auspicando possano emergere soluzioni concrete per il futuro del sito produttivo. Vorremmo inoltre capire con maggiore chiarezza quali siano le cause che hanno condotto a questa situazione».
Fiom e Fim di Imola esprimono «forte preoccupazione per la situazione industriale del territorio, dove crisi come quelle di BorgWarner, Tracmec e ora Enertronica Santerno lasciano presagire un periodo particolarmente difficile per l’occupazione locale».