Imola e il cantiere di due mesi sulla via Selice: “Il Comune deve prevedere indennizzi”

Per Imola sarà senza dubbio l’estate dei cantieri. Ce n’è almeno uno per quartiere o frazione e non mancano i disagi per la circolazione, ma, dopo la Pedagna che reasta in coda nelle ore di punta da un mese, il grosso arriverà con la chiusura della Selice dal 21 luglio, annunciata ieri.
Bretella and C.
I cantieri sono vari e di varia entità. da quello nell’area lavori che non ha conseguenze sulla viabilità ma impressiona per quanto sta modificando l’aspetto del lungofiume con il taglio impattante di decine di alberi, la risagomatura del Santerno e il muro di cinta del paddock che adesso è completamente visibile anche dalla strada, a quelli di riasfaltatura “pubblicizzati” dall’amministrazione comunale in via Correcchio, Villa Clelia e Casola Canina.
C’è poi la Bretella, dove ieri nel tardo pomeriggio è stata aperta la rampa est per immettersi nell’asse attrezzato, a lato dei campi sportivi. Uscire dal quartiere Pedagna resterà però complicato almeno fino al 10 luglio data per la quale il sindaco ha annunciato anche l’apertura della rampa ovest in direzione Salvo D’Acquisto.
Ma adesso a scatenare le critiche è il cantiere annunciato per i prossimi due mesi, che vedrà la Selice chiusa in entrambi i sensi di marcia dal 21 luglio al 18 settembre prossimi. Interessate oltre un centinaio di abitazioni, esercizi pubblici e aziende, per i quali, ha detto il sindaco, non sono previsti ristori economici.
Via Selice, la polemica
Per i disagi che si creeranno a residenti e commercianti, a mettere nel mirino il cantiere della Selice all’indomani dell’annuncio e prima degli incontri con i cittadini e le aziende che si svolgeranno solo il 16 luglio prossimo, è Simone Carapia di fratelli d’Italia. «Il sindaco dichiara che si vuole affrontare i problemi stradali in maniera consistente? Innanzitutto, finalmente da Palazzo si sono svegliati e ammettono che esiste un problema strade, visto che fino a ieri hanno sempre negato ed etichettato la questione come polemica politica dell’opposizione - incalza il consigliere di opposizione -. Aggiungiamo che, se l’intervento è relativo alla base della strada questo significa che negli anni non si è fatta un’adeguata manutenzione e questi sono i risultati stop di due mesi con buona pace degli imolesi. La via Selice è sempre congestionata o bloccata in condizioni normali ed è la prima strada di comunicazione tra Imola e l’autostrada, sessanta giorni di chiusura, anche se nei mesi estivi, saranno un delirio per tanti , anche perché non è passato neanche un anno che si erano fatti interventi sul ponte ferroviario sempre sulla stessa via paralizzando l’intera città». Non solo il ponte, ma la stessa Selice era stata riasfaltata proprio nello stesso tratto che a breve chiuderà anche l’anno passato con chiusura per qualche giorno. «La chiusura di una strada, specialmente se a causa di lavori pubblici, può avere un impatto negativo sulle attività commerciali e artigianali situate nelle vicinanze - afferma Carapia -. Per mitigare tali effetti, sono spesso previsti incentivi e agevolazioni fiscali, che possono variare a seconda della durata dei lavori. Ma il sindaco Panieri e l’assessore Raffini mettono già le mani avanti a loro piace più mettere le mani in tasca ai cittadini che elargire con giusta causa per danni arrecati. Pertanto, al di là di chiedere uno sforzo e calma ai cittadini il Comune deve prevedere degli indennizzi: ad esempio, esenzione dalla Tosap, riduzione della tassa sui rifiuti e dell’Imu (nel caso l’immobile sia di proprietà dell’esercente) o contributi per sostenere le attività danneggiate dalla chiusura della strada, come il fondo per le attività economiche chiuse, che prevede aiuti in base ai ricavi e ai compensi dell’attività. Questo sarebbe l’approccio giusto di un’amministrazione che vuole il bene e collaborare con la propria città. Invece da Palazzo vogliono la botte piena e la moglie ubriaca e arrivano sempre in zona Cesarini per comunicare che da domani, causa cantierone, ti chiuderanno in casa o in negozio».