La Fondazione Donato-Venturi, presieduta dal dottor Mauro Marocchi, ha donato all’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola 140 letti tecnologici di ultima generazione, destinati ai reparti dell’area medica e geriatrica. Tra i nuovi dispositivi sono inclusi 4 letti speciali dedicati alle persone con demenza o malattia di Alzheimer, progettati per offrire maggiore sicurezza nei movimenti e ridurre il rischio di cadute. Una prima tranche di 70 letti è già stata installata nel reparto di Geriatria a fine novembre, mentre tra gennaio e febbraio 2026 saranno consegnati ed installati i letti in Medicina interna e in una parte della Medicina di Urgenza. Una donazione del valore di 292 mila euro.
Imola, donati 140 nuovi letti tecnologici per Geriatria e Medicina all’ospedale
L’inaugurazione
«Un ringraziamento di cuore da parte di tutta l’Azienda Usl, della comunità professionale e credo di poter dire di tutti gli assistiti per questa donazione della Fondazione Donato-Venturi, che quando ci ha contattato per esprimerci la propria volontà di contribuire significativamente alla sanità locale ha sposato il nostro progetto un po’ particolare: non una attrezzatura tecnologicamente molto sofisticata, bensì il rinnovo della dotazione di letti per una quota parte importante dell’ospedale - ha spiegato la direttrice generale Agostina Aimola ieri durante l’inaugurazione dei nuovi letti -. Una proposta che abbiamo dapprima avanzato timidamente, sia per l’impegno economico consistente, sia per l’atipicità delle attrezzature che chiedevamo. La Fondazione ha risposto subito positivamente, intuendo immediatamente come questo specifico ammodernamento di attrezzature mediche (quali sono i letti elettrificati) garantisca cure sicure ed orientate ai bisogni delle persone ed un ambiente di cura che riduce lo stress e la fatica assistenziale, che sostiene gli operatori e le operatrici nel personalizzare l’assistenza e garantire maggiore comfort, autonomia e partecipazione delle persone ricoverate. È un gesto che mette al centro il valore della relazione di cura e dell’umanizzazione dell’assistenza». «La Fondazione Donato-Venturi , è stata costituita nel 2019 per volontà del nostro concittadino Vittorio Venturi, e in ricordo della moglie Daniela Donato, scomparsa prematuramente per una malattia oncologica - ha spiegato il presidente Mauro Marocchi -. Proprio il sostegno della ricerca e della formazione in ambito oncologico costituiscono in un primo momento la nostra mission principale. Purtroppo Vittorio Venturi ci ha lasciati nel 2021. Negli anni scorsi la Fondazione ha sostenuto borse di studio e dottorati di ricerca medica che hanno peraltro ottenuto riconoscimenti internazionali, mentre per il 2025 e 2026 ha ritenuto di indirizzare il proprio contributo alla sanità pubblica del territorio, aderendo alla proposta dell’Azienda sanitaria. Questa proposta ci è piaciuta subito perché è una donazione con un impatto concreto ed immediato a favore di pazienti e degli operatori, e contestualmente è un investimento che durerà nel tempo». L’assessore regionale Massimo Fabi ha messo in rilievo il sentimento di fratellanza dei donatori: «è la fratellanza che guida quando persone decidono di fare un gesto tanto significativo come donare, non solo delle attrezzature all’Ospedale e alla comunità tutta, ma anche il loro tempo e il loro impegno per portare avanti la volontà di un amico che ha voluto pensare anche nel momento del fine vita al bene comune - ha detto Fabi ringraziando anche gli operatori sanitari -. Il bene comune del Servizio Sanitario Regionale e Nazionale, come la Scuola ed il Lavoro, sono valori fondamentali da tutelare, e lo abbiamo sentito nelle parole dei donatori. Il nostro Servizio sanitario nazionale vive da 15 anni una situazione di sottofinanziamento cronico, e durante la crisi pandemica abbiamo visto quanto un servizio sanitario pubblico sia centrale per la tenuta della salute ma anche come elemento centrale di coesione centrale».