Imola, ConAmi: bilancio 2023 con tanti “più”

Approvato ieri nell’assemblea dei soci il bilancio consuntivo 2023 del ConAmi che si è chiuso con un utile di circa 13 milioni di euro. Un dato positivo se rapportato al 2022 (10,3 milioni di euro) e al 2021 (8,2 milioni di euro).
Una cifra ripartita con un accantonamento del 5% al fondo di riserva statutario (657 mila euro), con un dividendo di 7,5 milioni di euro da corrispondere ai soci consorziati in base alle percentuali di partecipazione e con la restante parte, quasi 5 milioni, indirizzata verso il fondo di riserva. Segno “più” anche nel valore del patrimonio netto (320,8 milioni di euro contro i 318,2 milioni di euro del 2022), nel valore della produzione (9,6 milioni) e nel margine Operativo Lordo di 5,6 milioni (+2,1 milioni di euro).
Significativi i proventi in arrivo da partecipazioni societarie per 15,1 milioni di euro (+681mila euro) e la diminuzione di 1,3 milioni dell’indebitamento finanziario (5,5 milioni).
«I numeri evidenziano il positivo stato di salute del Consorzio nonostante la significativa incidenza di eventi globali impronosticabili - spiega il presidente del ConAmi, Fabio Bacchilega -. Dati che confermano il valore di una realtà che si dimostra risorsa preziosa per il territorio».
«Il bilancio conferma quanto il Consorzio abbia mantenuto una sua solidità costruita negli anni e, con gli investimenti, abbia rappresentato un elemento di sostegno per i territori» commenta il sindaco Marco Panieri, presidente dell’Assemblea dei sindaci del ConAmi.
Continuità in autodromo
Durante la seduta confermato in blocco all’unanimità il Cda di Formula Imola, la società che gestisce l’autodromo. Accanto al presidente Gian Carlo Minardi, per i prossimi tre esercizi, ci saranno i consiglieri Susanna Caroli, Aldo Costa, Augusto Machirelli e Valeria Vignali. «Una scelta di continuità volta al consolidamento dei risultati raggiunti e al proseguimento di un percorso di crescita e sviluppo, che ha visto l’impianto crescere fortemente in termini di presenze, manifestazioni e interessi» spiegano Bacchilega e Panieri.