Imola, casse di espansione nelle cave per proteggere San Prospero

Imola
  • 08 dicembre 2023

Eventi alluvionali di maggio e novembre protagonisti, mercoledì scorso, nell’incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione comunale al centro sociale San Prospero. Presenti il sindaco Marco Panieri, l’assessora al welfare, Daniela Spadoni e il dirigente Stefano Mirri, insieme ad alcuni tecnici della Protezione civile.

Nel corso della serata sono stati presentati gli interventi in corso e quelli condivisi con la Regione, compresi i progetti futuri come le casse di espansione nei pressi della frazione a protezione dell’abitato. Inoltre sono stati forniti anche alcuni chiarimenti in merito al funzionamento delle procedure per i rimborsi.

«Abbiamo voluto fare un punto partecipato - spiega Panieri -. È stata l’occasione per confrontarsi con i cittadini, evidenziando le diverse situazioni e per illustrare i progetti in corso e quelli che si vogliono mettere in cantiere per il futuro».

I piani

Per il futuro il Comune ha definito l’utilizzo di cave e fondi agricoli come casse di espansione a salvaguardia di Imola e San Prospero. Tra i progetti in cantiere, la Regione ha assegnato al Consorzio della Romagna Occidentale l’incarico per uno studio preliminare da 62.500 euro per la realizzazione di un impianto irriguo denominato Zello-Bergullo, a destra del Santerno, a sud dell’A14 nella zona occupata attualmente dalle cave Palazzo Cascinetta. Il bacino avrebbe una volumetria di invaso di circa 2,8 milioni di metri cubi e dovrebbe servire le zone a cavallo della via Emilia, Zello e Bergullo. Il Consorzio, inoltre, nell’elaborare il progetto ha valutato anche di inserire un’area posta a sud, limitrofa per la laminazione delle acque del Santerno per una volumetria di 2 milioni di metri cubi.

Gli interventi in corso

Al momento è in corso la sistemazione delle aree golenali nella sponda sinistra del Santerno a San Prospero ma, in generale, nelle aree del Comune di Imola a completamento degli interventi di manutenzione eseguiti l’anno scorso. In particolare è previsto il taglio della vegetazione nella golena sinistra, in tratti saltuari, dal ponte della ferrovia al ponte A14, il rimodellamento della sponda sinistra del fiume ed in alcuni tratti a destra, il rinforzo e la chiusura dell’argine di contenimento realizzato a seguito degli eventi del 2 maggio (rinforzato a novembre), il ripristino di un terrapieno interrotto per dare continuità al nuovo creato in somma urgenza, lo studio del sistema dello smaltimento delle acque piovane e il rinforzo della sponda nei tratti in cui si è verificato il sormonto.

Dal Comune un milione di euro

L’Amministrazione, da maggio a novembre, ha stanziato e speso oltre un milione di euro in somma urgenza. Di cui, 67mila euro per la pulizia e il ripristino dei fossati, 118mila euro per la messa in sicurezza delle strade, 64mila euro per la messa in sicurezza dei rivali smottati, 154mila euro per la rimozione e lo smaltimento dei fanghi e 262mila euro per la rimozione di tronchi e ramaglie dai corsi d’acqua. Il Governo ha anticipato il 40% delle spese e liquiderà il 100% dopo l’avvenuto rendiconto. A giugno, il Comune ha poi istituito un fondo di 140mila euro come Circondario per dare una risposta in emergenza ai nuclei familiari con maggiori fragilità socio-economiche temporanee. L’Amministrazione ha anticipato per il 60%, tramite l’ente di via Boccaccio, un cantiere da 580mila euro sempre in somma urgenza per il ripristino del buco arginale a San Prospero in località Ca’ del Forno. Il 40% delle risorse è arrivato dallo Stato.

L’ultima ricognizione, a novembre, individua i danni stimati per la ricostruzione nel nostro territorio comunale a 8,8 milioni di euro e a 65 milioni di euro quelli complessivi a livello circondariale.

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