Imola, bar della Bocciofila chiuso. Manca il gestore

Imola

IMOLA. Il Caffè della Bocciofila, luogo di ritrovo per molti anziani, per gli sportivi che frequentano gli impianti intorno al centro sociale, ma anche per giovani e studenti, chiude temporaneamente i battenti. Da venerdì prossimo 2 ottobre, infatti, il bar accanto al vecchio e caratteristico lavatoio sul canale dei Molini sarà chiuso.
La disdetta
La data non è casuale. Si tratta primo giorno in cui sarebbe dovuta partire la nuova gestione del servizio di caffetteria ma qualcosa evidentemente non è andato secondo i piani. Dalla associazione sportiva commentano che si tratta di «normali avvicendamenti di gestione come accade in tanti bar», mentre è emersa insistente la voce che alla gara per l’assegnazione della gestione non abbia partecipato nessuno. Ma non è andata proprio così. In realtà «il bando non è andato deserto» spiega Otello Raffini, presidente della Asbid, l’associazione sportiva bocciofila imolese dilettantistica. «È stato fatto il bando ed è stata selezionata una persona solo che in seguito questa stessa ha rinunciato». È questo il motivo della voce sulla chiusura sebbene il bar sia ancora aperto in questi giorni, ma solo fino a giovedì appunto.
Prossima riapertura
L’associazione però non si è scoraggiata e, anzi, si dice fiduciosa per una prossima riapertura in tempi neanche troppo lunghi. «Il caffè ora verrà chiuso, ma speriamo che nel giro di un mesetto si possa mettere un nuovo gestore – prosegue il presidente Raffini –. Ci sarà un nuovo bando, ma in giro si muove già qualcosa e sono tutt’altro che pessimista». Nonostante non sia possibile prevedere date certe, l’obiettivo è sicuramente fissato: «Mi auguro per inizio novembre di riaprire» prosegue Raffini.
Locali aperti ai soci
Nel tempo in cui il bar rimarrà chiuso gli spazi rimarranno comunque fruibili ai soci e l’associazione intende approfittarne per fare alcuni lavori. «Lo spazio per i soci rimane aperto. Ad esempio, la sala carte è disponibile per i soci che vogliono venire a giocare. Nel frattempo, faremo alcuni lavori all’interno dei locali», conclude Raffini.

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