Imola, Asp con l'Alberghetti contro la dispersione scolastica
Un progetto, finanziato dal Pnrr, prende vita in collaborazione tra l’istituto Alberghetti e l’Asp imolese. Il tutto per mettere in campo azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e ai fenomeni di devianza giovanile. Questa è l’attività che si è voluta costruire assieme e che coinvolgerà adolescenti in situazioni di devianza e di fragilità, di ritiro sociale, le loro famiglie e i punti di aggregazione giovanile. Questi visti come punti di raccordo e osservatorio dei bisogni relativi a quella fascia di età.
Obiettivo perseguito da questo intervento socio-educativo sarà la promozione della partecipazione attiva e diretta degli adolescenti nei diversi ambiti in cui sono coinvolti, anche in una prospettiva di corresponsabilità e di attivazione di forme di empowerment. Alla luce di ciò, l’Asp ha implementato le azioni progettuali contemplate nel progetto prevedendo ulteriori attività laboratoriali aderendo anche al progetto di giustizia riparativa promosso dal Centro Giustizia Minorile dell’Emilia Romagna per l’anno 2023.
In tal senso l’istituzione intercomunale ha deciso di formalizzare una collaborazione con l’istituto scolastico per realizzare azioni di giustizia minorile al fine di condividere strategie di contrasto alla dispersione e ai fenomeni di devianza, nella valorizzazione della rete e delle risorse territoriali, sia pubbliche che private.
«Questo progetto per la prima volta, a nostra memoria, fa riferimento al valore della “giustizia minorile”. Un’opportunità preziosa – sottolinea il dirigente scolastico dell’Alberghetti, Marco Macciantelli – in relazione alla quale si propone di formalizzare una collaborazione con l’Asp al fine di condividere strategie bene impostate di contrasto alla dispersione e ai fenomeni di devianza che, in taluni casi, la caratterizzano. Attività di co-progettazione e cooperazione fra la scuola e la comunità locale, valorizzano la sinergia con le risorse territoriali sia istituzionali (servizi sociali e sanitari, del lavoro, della giustizia minorile, di orientamento e formazione professionale, etc.) che del volontariato e del terzo settore».
«Il tutto – chiude il dirigente – al fine di migliorare l’inclusione e l’accesso al diritto allo studio a tutti, attraverso la progettazione e la realizzazione di opportunità di potenziamento delle competenze anche all’esterno della scuola, che dovranno essere valorizzate con una piena integrazione del percorso curricolare e con le attività extracurricolari». R.I